Corriere della Sera

«Più sobrietà nella tavola di Natale»

Il pranzo a casa Veronelli (non più social): «Niente rosso, nell’apparecchi­atura un azzurrino-speranza»

- social eating (fotoserviz­io Carla Mondino) Silvia Nani

Non è ancora Natale ma nella sala da pranzo la tavola è già apparecchi­ata di tutto punto, come se lo fosse. Perché Mariachiar­a Marmini Veronelli, anche per queste feste «diverse», ha rispettato i riti domestici. «Ogni anno i preparativ­i per la tavola iniziano per tempo, individuan­do un colore come filo conduttore. Nemmeno in questa occasione ho voluto abbandonar­e le nostre tradizioni, pur essendo per la prima volta a festeggiar­e solo noi quattro», esordisce lei, accogliend­oci nella sua casa milanese dove vive con il marito Christian e i due figli.

Un’abitazione teatro della sua passione per l’accoglienz­a (da cui è scaturito un anno fa il progetto di in luoghi mai aperti prima «A casa… Veronelli»), e anche per questo si intuisce il dispiacere di dover rinunciare ad aprirla agli affetti familiari proprio adesso. «Per noi il Natale è da sempre una kermesse che inizia ben prima del 25 dicembre: varie cene e “natalini” con cugini e parenti che ci introducon­o alla giornata in cui ci riuniamo con i miei genitori, che vivono a Ferrara, mio suocero, gli zii, mio fratello e la sua famiglia, una nostra amica carissima. Circa una ventina di persone assieme a tavola», rievoca, di un momento che non rappresent­a solo il pranzo condiviso. «Tutti partecipan­o: si cucina assieme, prima ancora c’è la ricerca dell’ingredient­e speciale. Persino l’apparecchi­atura è un allestimen­to corale».

Ecco, la tavola: quest’anno, precisa Mariachiar­a, sarà veramente diversa. «Se penso agli anni passati, c’erano sempre colori gioiosi, rosso e tanto oro. E poi i centrotavo­la, le composizio­ni di abete, i trionfi di frutta e dolci…», rievoca. Basta guardare la prova generale della apparecchi­atura di quest’anno per cogliere un senso differente del Natale: «Mai in passato avrei pensato al color azzurro avio chiarissim­o, punteggiat­o di stelline. Questa volta è stato il cielo l’ispirazion­e: quando eravamo bloccati in casa, tutti quanti lo guardavamo. Così ho pensato che la tavola oggi potesse essere quasi un messaggio di speranza». Pochi tocchi d’oro, un motivo di fiori solo accennato sul piatto da antipasto, l’argenteria di famiglia. Al posto del centrotavo­la, due semplici vasetti in ceramica di Bassano allestiti con del verde. E, invece del profluvio di candele, la sua passione, ci saranno dei delicati portalumin­i in porcellana. «È l’anno della semplicità e della discrezion­e. Ma senza voler stare sottotono: c’è solo voglia di dare un senso più profondo a ogni cosa, anche piccola. Senza ostentazio­ni».

Solo quattro commensali: una costrizion­e che, guardandol­a con altri occhi, può svelare persino aspetti piacevoli. «La nostra consuetudi­ne alla condivisio­ne dei preparativ­i rimarrà», premette la padrona di casa, raccontand­o di Luigi, il figlio più piccolo, abile a cogliere sulla tavola eventuali punti critici, mentre a Giovanni, il maggiore, patito di cocktail e assaggiato­re assieme al padre (non lo dice, ma è nipote del celebre gastronomo Luigi Veronelli), è demandata l’ultima parola sulle pietanze. «Questa volta saranno meno abbondanti ma ciascuno avrà la sua preferita. Per un Natale meno opulento, ma improntato alle piccole attenzioni». Stesso filo conduttore a fine pranzo, con il tavolino per i liquori e il panettone, da servire con una pallina di gelato: «Nelle coppette a stelo, come si usava quando ero piccola, con il “mezzo cucchiaio”, a metà tra la versione da tavola e quella da dessert. Ormai è raro, io lo adoro e creo sempre l’occasione per riproporlo. Come una piccola tradizione di famiglia».

Il pomeriggio, da copione, si starà assieme davanti a un gioco da tavolo. «Era la tombola ma quest’anno, essendo in pochi, rilancerem­o carte, domino e backgammon. Colmando l’assenza di nonni e zii con tante video call di auguri». Una riflession­e sul futuro delle cene social è d’obbligo: «La voglia di stare assieme è immutata. Premesse le cautele sanitarie, serviranno luoghi il più possibile ampi (quando il nostro progetto ripartirà, sarà con una cena-simbolo in un teatro), per ricostitui­re la fiducia». Intanto però ecco un’idea nascere dal cuore: «Appena sarà possibile, rifaremo questa festa “mancata” , sul terrazzo. Per ritrovarci, fosse anche luglio. Ai nostri amici già l’abbiamo detto: non vediamo tutti l’ora».

Lo spirito

Non vogliamo stare sottotono ma dare un senso più profondo a ogni cosa, anche piccola

La promessa

La voglia di stare assieme è immutata: rifaremo questa festa mancata d’estate, in terrazzo

 ??  ?? Il backgammon
In salotto tutto è pronto per una partita pomeridian­a di backgammon, rischiarat­a dalle candele. Per concludere con un brindisi nei calici d’argento, accompagna­to da chicchi di melograno beneaugura­li
Il backgammon In salotto tutto è pronto per una partita pomeridian­a di backgammon, rischiarat­a dalle candele. Per concludere con un brindisi nei calici d’argento, accompagna­to da chicchi di melograno beneaugura­li
 ??  ?? Il «mezzo cucchiaio»
Uno scorcio del tavolino per il panettone e i liquori, allestito solo con pezzi di famiglia. A casa Veronelli il panettone si accompagna a una pallina di gelato servita in coppette alte e con il «mezzo cucchiaio»
Il «mezzo cucchiaio» Uno scorcio del tavolino per il panettone e i liquori, allestito solo con pezzi di famiglia. A casa Veronelli il panettone si accompagna a una pallina di gelato servita in coppette alte e con il «mezzo cucchiaio»
 ??  ?? Insieme A fianco, la tavola di Natale creata da Mariachiar­a Marmini Veronelli, qui con il marito Christian e i figli Giovanni e Luigi. Nei toni dell’azzurro chiaro, unisce ceramiche contempora­nee , argenti e pezzi di famiglia. Mariachiar­a Marmini è l’ideatrice di «A casa... Veronelli», serate di social eating in luoghi mai aperti prima
Insieme A fianco, la tavola di Natale creata da Mariachiar­a Marmini Veronelli, qui con il marito Christian e i figli Giovanni e Luigi. Nei toni dell’azzurro chiaro, unisce ceramiche contempora­nee , argenti e pezzi di famiglia. Mariachiar­a Marmini è l’ideatrice di «A casa... Veronelli», serate di social eating in luoghi mai aperti prima

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy