Niente stop per Abisso Domani sarà il quarto uomo
Ivertici arbitrali non fermano subito Rosario Abisso ( foto), protagonista di un mezzo disastro in Roma-Torino di giovedì sera. Domani il fischietto palermitano sarà infatti il quarto uomo in Sassuolo-Milan. A dire il vero, la designazione di Reggio Emilia era stata decisa prima della gara dell’Olimpico, e allora bisognerà forse aspettare il turno prenatalizio per capire la reale valutazione di una direzione di gara a tratti sconcertante e forse meritevole di una «pausa di riflessione», un po’ come era successo a Maresca (mancata espulsione di Obiang in Roma-Sassuolo del 6 dicembre), Giacomelli (vari errori in Milan-Roma del 26 ottobre) e Piccinini (rigore non dato a Perisic in Inter-Parma del 31 ottobre; alla Var c’era sempre Maresca). Da non escludere un «passaggio» in B per Abisso. Non sembra comunque esserci aria di pugno particolarmente duro, perché il rosso a Singo per doppia ammonizione non viene ritenuto un grave errore dal punto di vista tecnico: netto il primo giallo, non del tutto inventato quello incriminato. Anche se la situazione andava gestita con maggiore «tatto» secondo l’opinione dello stesso Rizzoli: insomma, dopo appena un quarto d’ora di gioco, un provvedimento tanto pesante doveva avere basi decisamente granitiche, e così non è stato. È questa la sbavatura che andava assolutamente evitata anche per Rizzoli. Ad Abisso non vengono però imputati altri errori o leggerezze: giusto per i suoi capi convalidare l’1-0 di Mkhitaryan (proteste per un fallo di Mancini su Belotti) e concedere il rigore sul contatto Bremer-Dzeko. Resta tanto amaro in bocca in casa Toro. Duro il d.t. Vagnati: «Toro penalizzato clamorosamente, non è la prima volta». Piuttosto seccato anche il presidente Urbano Cairo.