Corriere della Sera

Le Regioni: in classe solo il 50%

- G. Fre.

Si chiuderà forse già lunedì l’accordo tra governo e Regioni sulle modalità per la riapertura delle scuole superiori. Nella riunione di ieri della data non si è parlato, ma i rappresent­anti di Veneto e Campania hanno chiesto alla ministra Lucia Azzolina di ridurre la percentual­e di studenti da riportare in aula, dal 75 al 50 per cento, almeno nella prima fase della riapertura. Anche per Lombardia e Piemonte questa sembrerebb­e la proposta migliore, sia per poter monitorare i contagi che per adeguare i trasporti. Non solo, nelle città più grandi molte scuole hanno ancora problemi di aule e dunque già nella prima parte dell’anno avevano organizzat­o le classi a turni. I tavoli provincial­i coordinati dai prefetti intanto stanno lavorando ad opzioni diverse provincia per provincia per scaglionar­e gli ingressi con prolungame­nti pomeridian­i e al sabato, ma i turni dovrebbero essere contenuti tra le 8 e le 10 (per esempio ingressi alle 7.45 e alle 9.45 nel Lazio, alle 8 e alle 9.30 a Milano). Sulla ripresa comunque incombe l’incognita dei contagi post natalizi. Azzolina e Speranza stanno lavorando per una corsia preferenzi­ale per i tamponi a studenti e personale scolastico, ma sanno bene che il contact tracing funziona soltanto fino a 50 positivi su 100 mila abitanti (oggi ce ne sono circa tre volte tanti). Per questo sulla data di riapertura, se davvero sarà confermato il 7, si deciderà più avanti. Sia l’assessore alla Scuola della Campania che i presidi piemontesi si erano detti dubbiosi sulla possibilit­à di riprendere a ridosso delle feste. Deve essere per questo che Azzolina ha proposto alle Regioni di considerar­e l’allungamen­to del calendario scolastico fino al 30 giugno. Ipotesi dall’impatto simbolico ma di difficile applicazio­ne: sia nelle superiori che nelle medie gli studenti dell’ultimo anno e i loro professori sono impegnati con gli esami. In alternativ­a si penserebbe a corsi di recupero con un numero di studenti più limitato.

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Lucia Azzolina, 38 anni, ha due lauree, in Filosofia e Diritto, ed è dirigente scolastico. Dal 10 gennaio è responsabi­le dell’Istruzione nel Governo Conte II, dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti
Ministra Lucia Azzolina, 38 anni, ha due lauree, in Filosofia e Diritto, ed è dirigente scolastico. Dal 10 gennaio è responsabi­le dell’Istruzione nel Governo Conte II, dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti

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