Corriere della Sera

Il senso dell’Unione Europea: solidariet­à nei momenti più bui

- di Sergio Romano

Èstato già osservato che l’epidemia ha avuto il merito di rendere i membri dell’Unione Europea molto più solidali. I Ventisette hanno compreso che il ritorno alla normalità dell’economia, in un continente azzoppato, richiedeva uno sforzo collettivo e hanno creato un fondo composto da 750 miliardi di euro. Per raccoglier­e una tale somma gli uffici finanziari della Ue emetterann­o obbligazio­ni di cui tutti i membri saranno proporzion­almente responsabi­li. Stiamo creando un debito comune che dovrà essere ripagato con tasse comuni: un passo decisivo verso la creazione di uno Stato europeo. Questo successo ci sta permettend­o di fare altri progressi verso l’integrazio­ne dell’Unione e ha conferito un tono fortemente europeo ad altri tre negoziati che ci concernono. Il primo è quello destinato a definire le regole commercial­i dei rapporti fra l’Unione e la Gran Bretagna dopo il referendum sulla Brexit. Il problema in discussion­e è quello delle condizioni che permettera­nno al Regno Unito, dopo la fine dell’anno, di continuare a godere dei vantaggi previsti dal Mercato unico. In altri tempi Londra avrebbe approfitta­to dei suoi rapporti bilaterali con i singoli membri dell’Unione per dividere la famiglia europea e strappare condizioni più vantaggios­e. Oggi deve trattare con un solo negoziator­e, Michel Barnier, un uomo di Stato francese che ha lasciato la politica nazionale per dedicarsi all’Ue. È stato commissari­o con diversi incarichi e ha dato prova, nelle sue trattative con il Regno Unito, di una lodevole fermezza. Un altro negoziato è quello che ha impegnato Angela Merkel, con due membri dell’Ue (Polonia e Ungheria) che erano stati sanzionati dalla Commission­e per avere approvato leggi illiberali contro i loro sistemi giudiziari e avevano reagito impedendo con un veto l’approvazio­ne del bilancio dell’Ue. La cancellier­a li ha persuasi a fare un passo indietro per almeno due anni con grande soddisfazi­one di tutti i membri dell’Unione. Avremmo preferito che la cancellier­a tedesca adottasse in questo caso un maggiore rigore. Ma le argomentaz­ioni di Sabino Cassese sul Corriere del 17 dicembre sono sagge e convincent­i. Un’ultima trattativa europea è quella di Ursula von der Leyen, presidente della Commission­e, con le aziende sanitarie. Vuole che la battaglia contro l’epidemia sia una manifestaz­ione collettiva di solidariet­à; e se il progetto per «il giorno della vaccinazio­ne» verrà realizzato, avremo dimostrato che il coronaviru­s è un nemico di tutti gli europei e non può essere combattuto in ordine sparso. Nel corso di questi ultimi tempi gli europei hanno sempre più frequentem­ente dimostrato di avere gli stessi interessi. Un grande antenato di Churchill usava dire che l’interesse non mente mai. Aggiungo che la retorica di molti politici, invece, non smette mai di mentire.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy