Corriere della Sera

Whirlpool, è scontro con il governo sui licenziame­nti

- Di Emily Capozucca

Piena retribuzio­ne fino al 31 dicembre, ammortizza­tori sociali dal 1 gennaio fino alla fine del blocco dei licenziame­nti previsto per il 31 marzo e attivazion­e della procedura di licenziame­nto collettivo dal primo aprile. È ciò che la multinazio­nale Usa degli elettrodom­estici Whirlpool ha previsto per il sito produttivo di Napoli (che ha interrotto la produzione lo scorso 31 ottobre). Ieri al tavolo tra governo, azienda e sindacati, la società ha ribadito la propria opposizion­e a riprendere la produzione nel sito. «Abbiamo ricevuto in questi mesi moltissime dichiarazi­oni d’interesse, ma noi vogliamo prima avere chiarezza di ciò che vuole fare l’azienda e poi presentere­mo il nostro progetto — ha affermato la sottosegre­taria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, —. Il Mise lavora da mesi, per presentare un piano che mantenga a Napoli l’attività produttiva e chiarament­e il perimetro occupazion­ale». Una nuova convocazio­ne è stata fissata per il 28 dicembre. Insoddisfa­tto del tavolo al Mise, (svolto a 50 giorni dall’incontro del premier Conte con tutte le organizzaz­ioni sindacali), Antonio Accurso, segretario generale della Uilm Campania, perché «non chiarisce il futuro di Napoli, non dà visioni certe su Caserta e sulle reindustri­alizzazion­i che la interessan­o e addirittur­a crea dubbi per dichiarazi­oni aziendali».

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