La manovra cresce di 4,6 miliardi In bilico la tutela per gli esodati
Norme per chef, occhiali e presepi. Stop della Ragioneria Milleproroghe, pedaggi congelati fino a luglio
Nel Natale dell’emergenza sanitaria l’approvazione della manovra è la più frenetica di sempre. Lo spettro dell’esercizio provvisorio impone all’aula di Montecitorio di tenere i lavori fino a tarda notte per arrivare al via libera del testo su cui il governo oggi chiede la fiducia, necessaria per il passaggio al Senato e la successiva conversione in legge entro il 31 dicembre.
A ingolfare la procedura è la moltitudine di emendamenti approvati negli ultimi giorni dalla commissione Bilancio della Camera. L’entità dei cambiamenti introdotti in manovra, che prevedeva inizialmente misure per 40 miliardi, è riassunta dal viceministro dell’Economia, Antonio Misani: «Abbiamo discusso e approvato centinaia di emendamenti, con un ammontare di risorse coinvolte che trova pochi riscontri negli ultimi decenni». Agli 800 milioni di euro del fondo riservato alle misure «caldeggiate» dai parlamentari, si sono aggiunti interventi per 3,8 miliardi. Facendo così lievitare a 4,6 miliardi il costo totale delle modifiche.
Una mole tale da spingere la Ragioneria dello Stato a intervenire, stralciando 14 emendamenti, compresa la nona salvaguardia per gli esodati, una misura che assorbe 115 milioni in 6 anni. I tecnici della Ragioneria hanno chiesto correttivi anche su altre 60 modifiche già approvate, tanto che ieri in serata si è reso urgente un ulteriore passaggio in commissione Bilancio, ritardando ancora di più i tempi per il via libera definitivo in aula il 27 dicembre. «L’attività emendativa del parlamento è di molto superiore rispetto a quella che era stata l’attività parlamentare degli anni più recenti», ha ammesso Misiani.
Alle misure del testo originario, come il rifinanziamento del reddito di cittadinanza, la proroga dell’Ape social e di Opzione donna, si sono aggiunti nella tornata finale, misure come l’eliminazione dell’Iva su vaccini anti-Covid e tamponi, l’assunzione di 3 mila medici e 12 mila infermieri per la campagna vaccinale, l’esenzione della prima rata Imu per le imprese del turismo, il fondo per indennizzare le società aeroportuali, il rinvio della sugar tax. A fronte del mancato stanziamento per rifinanziare i contratti dei 2.700 navigator, assunti con il compito di aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza a reperire un lavoro, trovano, invece, spazio interventi che assumono il sapore di mance «elettorali», come il credito d’imposta per gli chef, il voucher per gli occhiali da vista, e i soldi destinati all’ottavo centenario del primo presepe, ai corsi di jazz, allo stoccaggio privato dei vini doc, alle borse di studio per master sulla criminalità organizzata.
Oltre all’approvazione della manovra, queste ore vedono il governo alle prese anche con il decreto Milleproroghe, atteso oggi in consiglio dei Ministri. Nella lista delle scadenze da rinviare al 31 dicembre 2021 ci sono le misure straordinarie legate all’emergenza covid: la produzione di mascherine e la possibilità di richiamare i medici in pensione o di utilizzare gli specializzandi. Viene inoltre estesa a un anno la durata del foglio rosa (in attesa di fare l’esame di guida), e si allungano a tutto il 2021 i contratti delle regioni per i Covid Hotel. Previsto poi il divieto «di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi». Oltre allo stop alla ricerca di gas e di petrolio è confermato fino al 31 dicembre 2021 lo stop agli adeguamenti dei pedaggi autostradali.