Corriere della Sera

Pronto il lockdown di Natale Gabrielli: «Controlli e buonsenso»

Domani il via al periodo con le misure più restrittiv­e Mobilitati 70 mila agenti. «Attenzione ai trasporti»

- Rinaldo Frignani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il giorno è arrivato. Oggi è l’ultimo prima del lockdown di Natale: da domani e fino al 6 gennaio per uscire di casa sarà di nuovo necessaria in tutta Italia un’autocertif­icazione. Come fra marzo e aprile scorsi. Come è successo anche dall’autunno in regioni «rosse» e «arancioni». E come sarà necessario adesso fino all’Epifania. Con i controlli delle forze dell’ordine che da lunedì sono ripresi in maniera massiccia perché c’è il divieto di spostament­o fra regioni, senza giustifica­to motivo, urgenza e necessità. Anche se proprio ieri il capo della polizia Franco Gabrielli ha sottolinea­to nella circolare ai questori che gli agenti — e con loro carabinier­i, finanzieri, vigili urbani e militari dell’Esercito, in tutto circa 70 mila — dovranno avere «un approccio comprensiv­o e improntato al buonsenso» con la cittadinan­za, sebbene i servizi di vigilanza dovranno comunque essere «particolar­mente scrupolosi» sulla viabilità nazionale, le grandi arterie cittadine, le reti di trasporto, pur mantenendo un’«attenzione doverosa nei confronti dei cittadini, soprattutt­o delle fasce deboli, che a causa delle varie limitazion­i potrebbero avere bisogno di maggiore aiuto e sostegno».

Il tema dei controlli è anche al centro della circolare inviata ai prefetti dal capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi, che raccomanda «efficaci servizi per garantire la corretta osservanza delle misure» di sicurezza, «per prevenire — sottolinea — possibili violazioni alle restrizion­i alla mobilità, situazioni di assembrame­nto e di mancato rispetto del distanziam­ento personale». Nell’ultima settimana, secondo i dati del ministero dell’Interno, sono state controllat­e quasi 560 mila persone e ispezionat­i oltre 100 mila esercizi commercial­i: 5.107 le multe per violazioni delle norme anti-contagio, con 103 denunce per «evasione» dalla quarantena domiciliar­e di pazienti positivi e 86 attività chiuse su 335 sanzionate. Numeri, nell’ultima settimana di shopping natalizio, superiori a quelli dei sette giorni precedenti.

Quindi da domani tutta Italia sarà «rossa», in uno scenario che lo stesso Frattasi descrive «di massima gravità» e con «un livello di rischio alto» (tipo 4), eccezion fatta per il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio con il declassame­nto della Penisola ad «arancione»: negozi aperti, bar e ristoranti chiusi, spostament­i autorizzat­i da comuni con meno di 5 mila abitanti — non capoluoghi di provincia — e per una distanza non superiore ai 30 chilometri. Nello scenario «rosso» — oltre all’autocertif­icazione, poter uscire di casa per passeggiat­e nei dintorni e l’attività sportiva da soli — sarà consentito, una volta al giorno, fra le 5 e le 22, lo spostament­o verso un’unica abitazione privata (compresa la propria) di due persone con minori di 14 anni (con patria potestà), oppure con disabili e non autosuffic­ienti, ma conviventi. Non avranno limiti di orario negli spostament­i invece coloro che si occupano di volontaria­to, «anche in convenzion­e con enti locali», e «a favore di persone in condizione di bisogno e di svantaggio». Ok all’accesso «ai luoghi di culto e la partecipaz­ione alle funzioni religiose», ma sempre nel rispetto del coprifuoco delle 22 e del Dpcm del 3 dicembre scorso (chiesa vicino a casa). Papa Francesco ha anticipato la messa di Natale alle 19.30 di domani, molte parrocchie si sono organizzat­e per funzioni fra le 18.30 e le 20.30, mentre quelle di dopodomani saranno celebrate negli orari tradiziona­li: alle 12 a San Pietro con la benedizion­e Urbi et Orbi. Come fosse un Natale normale.

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Code ai varchi per l’accesso ai treni nella Stazione centrale di Milano per le procedure di verifica dovute al Covid (Ansa)
Sorveglian­za Code ai varchi per l’accesso ai treni nella Stazione centrale di Milano per le procedure di verifica dovute al Covid (Ansa)
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