Corriere della Sera

Violenta scossa nel Ragusano «Gente in strada, nessun danno»

- Alfio Sciacca

Un boato, poi la terra ha preso a tremare. Un scossa violentiss­ima di magnitudo 4.4 che ha fatto sobbalzare le case tra le province di Ragusa e Siracusa ma che è stata avvertita in mezza Sicilia, da Catania fino a Palermo. Fortunatam­ente il terremoto è stato di breve durata e soprattutt­o con epicentro in mare. E questo ha evitato che avesse conseguenz­e pesanti. Una scossa di questa magnitudo in un territorio fragile come quello dell’area del Barocco, tra Ragusa, Modica e Noto poteva avere effetti non indifferen­ti per la popolazion­e e per il patrimonio artistico. Tra l’altro si tratta di un’area estremamen­te sismica, attraversa­ta dalla faglia ibleo-maltese responsabi­le di terremoti violentiss­imi.

Il sisma alle 21.27, è durato appena qualche decina di secondi. Sufficient­i per gettare nel panico i centri abitati tra Ragusa e Siracusa. L’epicentro è stato localizzat­o a 15 chilometri da Acate nel Ragusano. Praticamen­te a pochi chilometri dalla costa, a una profondità di 30 chilometri.

Centinaia le telefonate alle forze dell’ordine di persone in preda al panico. A Vittoria, Acate, Santa Croce Camerina molti si sono riversati in strada pronti a passare la notte in auto. Protezione civile regionale e Vigili del fuoco hanno avviato le verifiche: «Dai primissimi accertamen­ti non vengono segnalati feriti o danni».

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