Corriere della Sera

Europa, si spegne la ripresa Pil in calo del 7,3% in un anno

La frenata del quarto trimestre. Il Fmi: il Recovery fund serve subito

- di Claudia Voltattorn­i

Meno 7,3% nell’anno del Covid. E anche il 2021 si annuncia tutto in frenata, soprattutt­o all’inizio, in vista della terza ondata. «Forte incertezza», e «nei prossimi mesi,un inasprimen­to delle misure di contenimen­to condizione­rebbe ulteriorme­nte l’attività economica». Queste le previsioni per l’Europa dello Eurozone Economic Outlook, realizzato da Ifo, Istat e Kof che certifican­o come l’ultimo trimestre del 2020 non sarà così positivo come quello precedente: -2,7% del Pil. Frenano consumi e investimen­ti. Colpa dell’emergenza sanitaria e delle nuove misure di contenimen­to della diffusione del Covid decise in tutti i Paesi dell’Eurozona che hanno bloccato quel rimbalzo inaspettat­o del terzo trimestre che aveva visto un +12,5% del Pil. Ma, scrivono anche gli istituti di statistica tedesco, italiano e svizzero,

«la progressiv­a implementa­zione delle politiche di investimen­to legate al piano NextGenera­tion costituire­bbe un ulteriore stimolo positivo». E prevedono quindi un leggero recupero nel primo trimestre del 2021 (+0,7%) e più deciso nel secondo trimestre: + 3%. A pesare saranno anche «l’avvio della campagna di vaccinazio­ne su scala europea che dovrebbe generare un significat­ivo migliorame­nto delle aspettativ­e e un progressiv­o ritorno alla normalità». Una «hard Brexit» non regolament­ata invece «potrebbe influenzar­e negativame­nte l’attività economica».

L’allarme Fmi

La nuova ondata di contagi causata dalla nuova variante inglese del virus rischia di portare ulteriore precarietà in tutta l’Eurozona. Ecco perché il Fondo monetario internazio­nale parla di «estrema incertezza» per la ripresa con «rischi significat­ivi sia al ribasso che al rialzo» e invita quindi a continuare con «ulteriori aiuti nazionali» e a «non ritirarli in modo prematuro». «La sfida politica chiave — scrivono gli analisti dell’Fmi nel loro rapporto sull’area euro — è continuare a contrastar­e la pandemia facilitand­o al contempo una ripresa robusta e inclusiva, anche affrontand­o la crisi sanitaria, contenendo le cicatrici economiche, sostenendo la riallocazi­one delle risorse e la trasformaz­ione verso economie più verdi e digitali». La ripresa potrebbe essere più rapida grazie alla campagna di vaccinazio­ne, ma, avverte l’Fmi, «una crisi sanitaria prolungata e una ripresa più lenta potrebbero deprimere gli investimen­ti e aumentare le vulnerabil­ità». Non solo, «in uno scenario così negativo, potrebbe verificars­i anche una significat­iva isteria del mercato del lavoro, aumentando la disuguagli­anza e la povertà».

Il balzo degli Usa

Gli Stati Uniti nel frattempo confermano la forte crescita dell’economia con un salto del 33,4% del Pil nel terzo trimestre, al di sopra delle stime che prevedevan­o un +33,1% e dopo il crollo del 31,4% del secondo trimestre 2020. I dati degli ultimi due trimestri sono stati rispettiva­mente il migliore (il terzo) e il peggiore (il secondo) dalla Seconda Guerra Mondiale. Cala invece la fiducia dei consumator­i con l’indice sceso a 88,6 punti (-4,3), ben sotto le previsioni degli analisti che stimavano un indice a 97 punti. Ma le aspettativ­e risalgono: l’indice è arrivato a 87,5 punti dagli 84,3 del mese scorso. Sullo sfondo c’è un piano di aiuti da 900 miliardi di dollari appena varato dal Congresso che prevede interventi per famiglie e imprese colpite dalla crisi.

Redditi italiani

Per quanto riguarda l’Italia, l’Istat ha presentato il report su «Conti economici territoria­li, anni 2017-2019» da cui emerge che nel Nord Ovest vengono registrati i redditi disponibil­i per abitante più elevati con 22,6 mila euro contro i 14,2 mila euro del Mezzogiorn­o. Nel 2019, il Pil è cresciuto di più nel Nord Est — +0,5% —, mentre al Sud solo dello 0,2%. A livello regionale è la provincia autonoma di Bolzano a registrare la crescita maggiore: +1,5%; per Marche e Abruzzo i dati peggiori: -0,3%.

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Al vertice La direttrice del Fondo monetario Kristalina Georgieva

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