Autostrade: Cdp e i fondi chiedono più tempo per valutare lo sconto
Una partita ancora lunga. Che probabilmente si protrarrà per metà del 2021. Per il riassetto di Autostrade ci vuole ancora tempo. Per calcolare il valore della società serve in primis l’approvazione del piano economico-finanziario del gestore, ancora in attesa di essere valutato dal Cipe e poi vidimato dalla Corte dei Conti. La cordata composta da Cassa Depositi e dai fondi esteri Blackstone e Macquarie ha necessità di un supplemento di analisi per formulare un’offerta vincolante per l’88% di Autostrade detenuta da Atlantia. Ieri in serata è arrivata la lettera da parte dei potenziali acquirenti con cui si chiede una proroga della fase di due diligence fino a fine gennaio, oltre la scadenza del 15 gennaio immaginata da Atlantia che ha fissato per quel giorno un’assemblea dei soci con cui avviare il processo di spin off del gestore. Si tratta di un percorso alternativo alla vendita diretta della quota di sua pertinenza, individuata comunque come modalità prevalente nella risoluzione della vicenda. La pubblicazione del parere degli esperti chiesto dal Gip Angela Nutini sul processo in corso a Genova per il crollo del Morandi — che segnala «l’assenza di interventi di manutenzione nel tempo» — non dovrebbe però complicare il riassetto. Il valore delle compensazioni è di 3,4 miliardi e l’accordo col governo è stato già trovato.