Profumo: «La Bce ci ripensi: fondazioni più deboli senza i dividendi»
«Auspico un ripensamento da parte della Bce. C’è ancora tempo per farlo. Perché, se confermata anche nel 2021, la sospensione dei dividendi bancari andrà a indebolire le fondazioni e di conseguenza anche il tessuto sociale a cui fanno riferimento». Ieri, nel giorno in cui il Comitato di gestione di Compagnia di San Paolo ha approvato, tra le altre cose, tre milioni di euro di finanziamenti per portare l’intelligenza artificiale nei musei, nella scuola e nella sanità, il presidente Francesco
Profumo (foto) ha lanciato un appello diretto a Francoforte. «Con rammarico abbiamo appreso la nuova raccomandazione della Bce per la sospensione dei dividendi anche nel 2021. Ma questi dividendi riguardano azionisti impegnati nel sociale, come le fondazioni — ha ricordato il numero uno di Acri — che investono nel bene comune, nella ricerca e nel non profit». Ogni anno il sistema delle fondazioni eroga circa un miliardo di euro. In cascina, nel fondo di stabilizzazioni, c’è un altro miliardo. «In base alle nostre analisi 17 fondazioni riusciranno a non diminuire le erogazioni, ma molte dovranno mettere mano al fondo di stabilizzazione. In una fase di emergenza come quella attuale va fatta una riflessione sui dividendi per il sociale. Mi auguro che la Bce, dopo qualche apertura, possa introdurre distinzioni tra istituti a seconda della loro patrimonializzazione».