Riconoscimento in memoria a De Crescenzo
Nel luglio di quest’anno, il volume Accadde domani. Scritti quasi profetici (Mondadori) ha raccolto una selezione degli articoli giornalistici di Luciano De Crescenzo, lo scrittore di Così parlò Bellavista scomparso nel 2019: testi (scelti dalla figlia Paola) che affrontano i temi dell’attualità dagli anni Settanta al Duemila, argomenti sollevati in anticipo sui tempi e ancora scottanti, come la questione meridionale, la condizione nelle carceri, la corruzione, l’inquinamento ambientale. Una vena di impegno civile e di difesa dei diritti espressa anche nei tanti libri di divulgazione culturale dello scrittore, e che ora viene celebrata dal conferimento di un prestigioso riconoscimento alla memoria, il Premio internazionale di Giornalismo civile conferito dall’Istituto italiano per gli studi filosofici: quest’anno il premio è stato assegnato postumo a Luciano De Crescenzo, nell’ambito della manifestazione Positano Mare, Sole e Cultura, il festival letterario della città campana (in provincia di Salerno) di cui è patron Enzo D’Elia.
«Il giornalismo civile — ha affermato Arturo Martorelli, nuovo presidente del Premio di Giornalismo civile intitolato a Carlo e Salvatore Attanasio — di fronte alla crescente confusione mediatica, rappresenta oggi un argine a difesa della cultura». E ha concluso: «Luciano de Crescenzo, nelle sue pagine, è riuscito a esprimere, sotto la patina della leggerezza, una profonda vena civile, facendosi portatore di una personale visione umanistica legata alla grande tradizione della cultura filosofica meridionale».