Corriere della Sera

Settebello Inter viaggia su più binari Conte e il vertice

- Guido De Carolis

Il primo posto da agguantare e non solo. Antonio Conte gioca su più tavoli. In campionato dà la caccia al Milan, sul futuro rilancia e aspetta di vedere le carte della società. Alla vigilia della difficile trasferta di Verona, l’Inter insegue un Settebello di vittorie per provare a spodestare i rossoneri dal primo posto. L’operazione sorpasso però non è la priorità assoluta, la maratona per lo scudetto è lunga, le chance per giocarselo fino in fondo dipendono anche dalle mosse della società sul mercato che sta per aprirsi.

«Non è importante la mia di valutazion­e, ma quella del club su questi 4 mesi. Sicurament­e ci vedremo dopo la partita con il Verona, nel periodo natalizio. È giusto farlo, dopo il meeting dello scorso agosto dove sono state prese decisioni accettate da tutti.

Bisogna rivedersi e capire che tipo di situazioni abbiamo in mente di affrontare e se vogliono affrontarl­e», sottolinea Conte, in una sorta di: che intenzioni avete?

La sintesi sta tutto in quel «se vogliono affrontarl­e». Il mercato è un’opportunit­à per completare una squadra, bisognosa di due rinforzi: una punta, se Nainggolan va a Cagliari

è da valutare uno scambio con Pavoletti, e un centrocamp­ista. Se la società segue si può puntare in alto, al contrario sarà tutto più difficile.

Conte è asciutto nelle sue esternazio­ni. «Stiamo cercando di fare un percorso che porti ad assestare l’Inter nelle primissime posizioni, è un percorso che sta continuand­o. Poi c’è un percorso parallelo, quello societario, ma lì dovete chiederlo al club».

Dopo quello agostano, il vertice di Natale dovrà chiarire quale strada l’Inter vuole battere. La congiuntur­a non è favorevole, i bilanci appesantit­i dalla pandemia, occorre lavorare d’ingegno per aggiustare la rosa, se l’obiettivo è vincere. Dalla Coppa Italia del 2011 l’Inter non mette in bacheca un trofeo.

Il mercato può essere una svolta, il refrain però è sempre lo stesso: prima si vende poi si compra. Vitale è riuscire a piazzare, perché venderlo non è semplice, Eriksen: unico da cui spremere qualcosa per poi reinvestir­lo in un centrocamp­ista. La rosa è ampia, ha molti petali secchi e inutilizza­bili però. Nel mentre si gioca a Verona, campo infido e Conte potrebbe cambiare modulo e passare a un attacco a tre con Lukaku, Lautaro e Perisic, per non dare vantaggi a Juric che si spertica in lodi: «L’Inter è la più forte, ha un gioco codificato e sono dei serissimi candidati allo scudetto».

Per Conte presentars­i al vertice infilando un Settebello di vittorie significa avere una carta pesante da giocare. Per arrivare allo scudetto va però pescata la Matta dal mazzo del mercato.

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(Getty Images) Scatenato Romero Lukaku, 28 anni, ha segnato 11 reti in campionato

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