Primo sì alla Manovra E arriva il nuovo 730
Fiducia alla Camera. Voto finale il 27, poi al Senato Oltre cento provvedimenti sotto i cinque milioni
La Manovra ottiene il primo via libera. Il governo incassa la fiducia e ora si aspetta l’approvazione definitiva. Al Senato comunque arriva una legge di bilancio da 40 miliardi, dove la somma degli interventi frutto dell’intesa tra maggioranza e opposizione vale 4,6 miliardi. Contiene oltre 100 misure con importi sotto i 5 milioni per sussidiare, tra l’altro, presepi, concerti, bonus per gli chef e voucher per gli occhiali. Inoltre, in vista del nuovo anno, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto le bozze dei nuovi modelli delle dichiarazioni 730, Certificazione Unica, Iva e 770, con istruzioni e novità.
Il governo ottiene la fiducia sulla manovra. Alla Camera l’esecutivo incassa 314 voti favorevoli, mentre i contrari sono 230. I lavori alla legge di bilancio riprenderanno domenica mattina per concludersi con la votazione finale dell’aula nel pomeriggio. Ultimato il passaggio a Montecitorio il provvedimento approderà al Senato, per l’approvazione definitiva senza modifiche, e la successiva conversione in legge entro il 31 dicembre.
L’esecutivo Conte archivia così le ultime ore di fibrillazione a causa dei numerosi correttivi, richiesti dalla Ragioneria generale dello Stato, al pacchetto di emendamenti che ha corredato il testo originario. In tutto oltre 250 proposte di modifica e più di mille commi finiti martedì sera sotto la lente dei tecnici della Ragioneria, imponendo l’ennesimo passaggio in commissione Bilancio per aggiustare il testo e rispedirlo al volo in aula per la fiducia. Ecco il perché la manovra, complici la discussione sul Recovery plan e il protrarsi dell’emergenza sanitaria, arriverà al Senato solo all’indomani del 27 dicembre, escludendo margini di intervento per non sforare i termini di conversione in legge. A Palazzo Madama viene dunque trasferita una manovra da 40 miliardi, dove la somma degli interventi frutto dell’intesa tra maggioranza e opposizione vale 4,6 miliardi.
Agli 800 milioni del «fondo per esigenze indifferibili», risorse che i partiti hanno utilizzato dirottandole su misure non sempre meritorie (sono oltre 100 le misure con importi sotto i 5 milioni per sussidiare, tra gli, altri presepi, concerti, bonus per gli chef e voucher per gli occhiali), si sono aggiunti 3,8 miliardi per finanziare, per esempio, la nona salvaguardia degli esodati, la proroga del superbonus al 110% (una bandiera del M5S), la cancellazione dell’Iva su tamponi e vaccini anti Covid, l’assunzione di 3 mila medici e 12 mila infermieri per la campagna di vaccinazione.
Medesima provenienza hanno i 420 milioni destinati agli incentivi per le auto green, così come il rinvio di un anno della sugar tax o i 500 milioni destinati alle società aeroportuali colpite dalla crisi. Con un miliardo è finanziato l’azzeramento dei contributi previdenziali per le partite Iva sotto i 50 mila euro e con perdite del 33%. Alle norme del testo originario per rifinanziare il reddito di cittadinanza, prorogare l’Ape social e Opzione donna, nel maxi emendamento approvato ieri figurano il rifinanziamento per 50 milioni del credito d’imposta fino al 50% per le imprese che investono nei giornali, l’esenzione dell’Imu per le imprese del turismo. Nel blocco di emendamenti presenti anche i vari bonus per i rubinetti, per i depuratori, per le smart tv, e gli incentivi per i proprietari che abbassano gli affitti di casa (c’è inoltre una nuova dotazione per il fondo morosi incolpevoli).
In vista del 2021 l’Agenzia delle Entrate ha intanto predisposto le bozze dei nuovi modelli delle dichiarazioni 730, Certificazione Unica, Iva e 770, con istruzioni e novità.