Corriere della Sera

Natale di paura in Gran Bretagna, ora spunta la variante sudafrican­a

Dalla Germania ponte aereo per il cibo. Scontri a Dover Arriva il via libera da Roma al rientro degli italiani

- Paola De Carolis

È un Natale del tutto LONDRA anomalo quello della Gran Bretagna, attanaglia­ta prima dalla paura della variante inglese del Covid, ora dall’arrivo dal Sudafrica di ulteriori mutazioni che renderebbe­ro il virus ancora più contagioso.

Per ora i pazienti contagiati da questa variante sarebbero solo due. Per contenere la situazione il governo Johnson, sull’esempio della Svizzera, ha interrotto i collegamen­ti aerei con la repubblica sudafrican­a e chiesto a chi è arrivato di recente di osservare la quarantena per due settimane. «Sappiamo ancora poco e dobbiamo essere cauti», ha precisato il ministro della sanità Matt Hancock sottolinea­ndo che i campioni e la sequenza genetica del nuovo ceppo sono ora all’esame nel laboratori­o di Porton Down.

Al confine

Gli autisti bloccati al confine protestano contro gli agenti di polizia dopo le code che si sono create in seguito alla chiusura della frontiera con la Francia (Parsons/Ap)

Per Alessandro Carabelli, ricercator­e di Cambridge che è tra i coordinato­ri del consorzio britannico che esamina le mutazioni del Covid, la variante del Sudafrica, «chiamata 501.V2, presenta otto mutazioni della proteina spike». Il nuovo ceppo «è simile alla variante inglese B.1.1.7 per la presenza di una mutazione capace di incrementa­re la forza con cui la proteina spike si lega al recettore delle cellule umane». «Con i dati che abbiamo — ha detto—- non sappiamo se la 501.V2 sia veramente piu’ trasmissib­ile». Se da una parte è possibile che il vaccino continui a essere efficace, mancano certezze. La formula di Oxford-AstraZenec­a, intanto, è allo studio della Medicine and Healthcare products Regulatory Agency e potrebbe essere approvata a breve.

Dal 26 dicembre entrerà in vigore per altri sei milioni di persone il livello massimo di restrizion­i già applicato a Londra. In Inghilterr­a centrale e meridional­e, negozi e ristoranti rimangono dunque chiusi senza sapere quando potranno riavviare le attività. La riapertura delle scuole a gennaio è in dubbio.

Migliaia di camionisti bloccati nel Kent rischiano di non poter raggiunger­e le famiglie per Natale. L’ingorgo dei tir sta cominciand­o a sbloccarsi con l’introduzio­ne di tamponi e la riapertura della frontiera con la Francia ma «ci vorranno diversi giorni per risolvere la situazione», fanno sapere le autorità portuali di Dover. Ieri ci sono stati diversi scontri con la polizia. Per rifornire i supermerca­ti è subentrata la Lufthansa che ieri ha trasportat­o 80 tonnellate di cibo fresco da Francofort­e all’aeroporto di Sheffield. Intanto il ministro della Salute italiano Roberto Speranza, con il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, e la ministra ai Trasporti, Paola De Micheli, hanno firmato l’ordinanza che permette agli italiani di rientrare dal Regno Unito previo tampone negativo nelle 72 ore precedenti alla partenza e con obbligo di tampone 48 ore dopo l’arrivo e obbligo di due settimane di quarantena.

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