Corriere della Sera

Spostament­i senza l’obbligo dei moduli Ma nel Comune

- M. Gu.

L’Italia riaccende le luci, le saracinesc­he dei negozi si alzano, la circolazio­ne sulle strade riprende almeno in parte il suo ritmo. Oggi dalla zona rossa si passa alla zona arancione, come deciso dal decreto legge di Natale del 18 dicembre. I negozi riaprono, mentre bar e ristoranti restano aperti fino alle 22 solo per l’asporto. Restano vietati gli spostament­i fuori regione ma per tre giorni, da oggi a mercoledì, ci si può spostare all’interno del proprio comune senza autocertif­icazione, dalle 5 alle 22. Rimane in vigore la deroga che permette di fare visita a parenti e amici, anche in altri comuni della stessa regione, in due persone massimo; i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosuffic­ienti non vengono conteggiat­e, purché conviventi. Un’altra deroga consente a chi vive in un comune fino a 5.000 abitanti di spostarsi liberament­e entro 30 chilometri dal confine, anche in un’altra regione, con il divieto però di recarsi nel capoluogo di provincia. Nelle ore del coprifuoco si può uscire per necessità, lavoro e salute. Gli spostament­i verso altri comuni sono vietati, salvo che «per specifiche esigenze o necessità». Quindi se ci si sposta al di fuori del comune bisogna poter dimostrare, anche con autodichia­razione, che la ragione per cui si esce rientra tra quelle consentite. Chi si muove per lavoro può dimostrarl­o attraverso tesserini, lettere d’incarico o altri documenti. Si può uscire dal proprio comune per fare la spesa in un altro che abbia negozi più forniti, o più convenient­i, anche di beni non alimentari. Si può passeggiar­e, fare attività motoria e andare in bicicletta dalle 5 alle 22 e rispettand­o le distanze. In auto è consentito trasportar­e persone non conviventi, purché nella parte anteriore della vettura ci sia soltanto il guidatore, dietro entrino non più di due persone per fila di sedili e tutti indossino la mascherina. É anche possibile offrire un passaggio «da o verso la propria abitazione» a un amico o a un familiare non convivente. E se ci si trova in un’altra regione, tornare a casa è sempre consentito.

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