LA CESTA DI GINO PER REGALARE UN PO’ DI PANE ALLE PERSONE IN DIFFICOLTÁ
Ci sono persone per le quali non bisogna chiedersi se dalla pandemia usciranno migliori: vanno già bene così. Come Gino Varriale, il panettiere di Ercolano che insieme alla compagna Lisa ha deciso di mettere ogni sera tutto ciò che rimane in negozio (pane, pizze, taralli, biscotti, dolci) a disposizione di chi non ha i soldi per fare la spesa. Un gesto di altruismo che in epoca di Covid è diventato un atto d’amore, perché in tanti, in un paese dove il reddito medio non è mai stato elevatissimo e dove la crisi ha stroncato moltissime attività commerciali, si sono trovati quest’anno letteralmente senza più un euro in tasca.
Gino e Lisa sono giovani, ma hanno piena coscienza di che cosa voglia dire avere rispetto di un bene così importante come il pane. «Gettarlo è uno sfregio sempre, figuriamoci poi quando c’è tanta gente che non può permetterselo». Ormai quindi da mesi davanti alla loro bottega c’è una grande cesta di legno fatta, fare apposta da un falegname, che ogni sera viene riempita di buste contenenti tutti i prodotti del giorno rimasti invenduti. In realtà non sono nemmeno tutti invenduti, perché la generosità di Gino Varriale e della sua compagna si è dimostrata contagiosa, e nel corso dei mesi moltissimi clienti del forno hanno preso l’abitudine di acquistare qualche pezzo in più e di lasciarlo per chi la sera verrà a cercare qualcosa in quella cesta.
Ma Gino quest’anno non si è limitato al pane. Durante la prima ondata della pandemia c’era qualcosa di altrettanto prezioso: le mascherine. Come dimenticarsi di quando erano introvabili. Fu allora che Gino e Lisa impararono a realizzarle con carta da forno, elastici e spillatrice, e ne hanno fatte — e ovviamente regalate — centinaia. «Solidarietà significa anche aiutare gli altri a proteggersi».