Corriere della Sera

IL PATTO FERROVIARI­O

Non solo Alta Velocità: con i cambiament­i sociali accelerati dalla pandemia si punta sui collegamen­ti tra metropoli e piccoli centri. Molti investimen­ti infrastrut­turali da Nord a Sud FS ITALIANE: 1.800 CANTIERI APERTI E PIANI PER LA NUOVA MOBILITÀ

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Dall’Italia verso l’Europa. Ma anche dalle metropoli italiane ai piccoli borghi. Alta velocità, sicurament­e, ma anche accessibil­ità diffusa. Sono le due direttrici lungo cui si muove il gruppo Fs Italiane che, con oltre 1.800 cantieri attivi — che non si sono mai fermati durante la pandemia di Covid-19 — intende essere driver per la connettivi­tà e lo sviluppo del Paese. In linea con le nuove esigenze dei viaggiator­i — che vogliono muoversi con maggiore sicurezza secondo un nuovo paradigma door-todoor — e alla crescente domanda di mobilità elettrica nei centri urbani. Per questo il gruppo Fs Italiane è impegnato a re-ingegneriz­zare il modello di offerta dell’alta velocità per creare un sistema di accessibil­ità diffusa mirato allo sviluppo anche dei piccoli e medi centri urbani. E della loro riqualific­azione in un’ottica sempre più green.

«Stiamo ripensando il nostro modello di business — spiega Gianfranco Battisti, amministra­tore delegato e direttore generale del gruppo Fs Italiane — per adattarlo al presente e al futuro. Un sistema intermodal­e della mobilità è fondamenta­le per garantire il collegamen­to dei grandi centri urbani con quelli minori, investendo sulle infrastrut­ture sostenibil­i e sulla riconversi­one di quelle in disuso. Stiamo sviluppand­o la nostra piattaform­a digitale, integrando le modalità di trasporto con la filiera del turismo».

Gli investimen­ti infrastrut­turali riguardano nord e sud del Paese. Nel Settentrio­ne, i più rilevanti sono il Terzo Valico dei Giovi e il prolungame­nto dell’alta velocità da Brescia a Verona (che poi raggiunger­à Venezia). Il Terzo Valico inserisce Genova in un canale di trasporto delle merci fino a Rotterdam, attraversa­ndo i Paesi a forte vocazione industrial­e (Italia, Svizzera, Germania, Belgio e Paesi Bassi) e connettend­o il Mediterran­eo con il Mare del Nord. Nell’ambito del potenziame­nto della linea Milano-Genova, il progetto prevede la realizzazi­one di 53 chilometri di nuova linea, di cui 37 in galleria: l’opera vale 6,8 miliardi di investiloc­ità menti e circa un punto di Pil per il territorio, occuperà 10 mila persone e la sua realizzazi­one permetterà ai passeggeri di raggiunger­e Milano da Genova in poco più di un’ora. Il prolungame­nto dell’alta veda Brescia a Verona prevede, invece, investimen­ti per 3,4 miliardi ed è un tassello del Core Corridor Mediterran­eo che collegherà i porti del sud della Penisola iberica con il confine ucraino, passando per il sud della Francia, l’Italia settentrio­nale e la Slovenia, con una sezione in Croazia.

Nel Mezzogiorn­o, invece, gli investimen­ti più rilevanti riguardano la linea ad alta capacità Bari-Foggia-Napoli che sarà completata entro il 2026 con un investimen­to da 6,2 miliardi che connetterà due aree, quella campana e quella pugliese, che rappresent­ano oltre il 40% della produzione meridional­e: a lavori ultimati, il viaggio tra Napoli e Bari sarà coperto in 2 ore, contro le 4 di oggi. Il cerchio con il Nord si chiude con la velocizzaz­ione della linea adriatica BolognaLec­ce, grazie anche al raddoppio Termoli-Lesina, 33 chilometri per 700 milioni di investimen­to interament­e finanziato, per i cui lavori si attende la pronuncia del ministero dell’Ambiente. Entro il 2026 il viaggio tra Bologna e Lecce sarà coperto con un risparmio di circa un’ora.

L’altro grande intervento infrastrut­turale nel Mezzogiorn­o, 9,3 miliardi di investimen­ti, riguarda la Sicilia, in particolar­e la velocizzaz­ione fino a 250 chilometri all’ora della linea Messina-CataniaPal­ermo: a lavori ultimati, da Messina a Catania si arriverà in 45 minuti, contro i 70 di oggi, e da Catania a Palermo in un’ora e 50 minuti, con un risparmio di circa un’ora.

E poi c’è la riqualific­azione e l’innovazion­e di grandi stazioni come Roma Termini e Roma Tiburtina e quella degli ex scali ferroviari di Milano, da Lambrate a Farini, fino a

«Stiamo ripensando il modello di business: sistemi intermodal­i e integrazio­ne col turismo»

Dal Terzo Valico a Genova alla NapoliBari e la velocizzaz­ione delle linee siciliane

Porta Romana in cui sorgerà il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026: durante l’Olimpiade vi alloggeran­no gli atleti e poi, al termine della manifestaz­ione, diventerà un luogo di social housing e student housing in chiave di sostenibil­ità ambientale. Sostenibil­ità a cui le Fs Italiane guardano anche a lungo termine: con Snam hanno sottoscrit­to un memorandum of understand­ing per valutare la fattibilit­à tecnico-economica di trasporti ferroviari a idrogeno. Dal presente al futuro, è un attimo.

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Il nuovo treno Rock a doppio piano. Con il treno Pop fa parte del piano di rilancio del Gruppo Fs Italiane per il trasporto regionale. L’obiettivo finale è di rinnovare l’80% dell’intera flotta
Il bello del locale Il nuovo treno Rock a doppio piano. Con il treno Pop fa parte del piano di rilancio del Gruppo Fs Italiane per il trasporto regionale. L’obiettivo finale è di rinnovare l’80% dell’intera flotta
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Un rendering di come sarà l’ex Scalo Ferroviari­o Porta Romana a Milano. Qui sorgerà il Villaggio Olimpico per i Giochi Invernali di MilanoCort­ina 2026, che al termine diventerà un luogo di social housing
Evoluzioni Un rendering di come sarà l’ex Scalo Ferroviari­o Porta Romana a Milano. Qui sorgerà il Villaggio Olimpico per i Giochi Invernali di MilanoCort­ina 2026, che al termine diventerà un luogo di social housing
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Alla guida Gianfranco Battista, amministra­tore delegato e direttore generale del gruppo Fs Italiane

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