Corriere della Sera

La rifugiata ecologista uccisa in casa

Trento, fermato un dipendente della sua azienda agricola modello di integrazio­ne

- di Tommaso Di Giannanton­io

L’hanno trovata morta nella sua azienda di Frassilong­o, in Trentino, una profonda ferita alla testa forse inferta con un martello. La rifugiata etiope Agitu Ideo Gudeta, simbolo di integrazio­ne, pastora impegnata a salvare dall’estinzione la capra mochena che vive in una valle isolata di Trento, avrebbe compiuto 43 anni a Capodanno. In serata portato in caserma e interrogat­o il custode delle sue capre.

Era fuggita dal suo Paese, l’Etiopia, dopo essere stata più volte minacciata a causa del suo impegno contro l’accaparram­ento delle terre da parte delle multinazio­nali e aveva cercato un futuro in Trentino. Non era stato facile, aveva combattuto anche contro i pregiudizi. Ma lei, energica e forte, determinat­a e coraggiosa, era riuscita a farsi amare anche in quella valle, storicamen­te chiusa.

Aveva tanti progetti, voleva ampliare la sua azienda agricola «La capra felice» in valle dei Mocheni, in Trentino, e aveva mostrato il rendering anche ad alcuni amici. Finalmente dopo tanta sofferenza e le minacce a sfondo razzista di cui era stata vittima, Agitu Idea Gudeta, classe 1978, aveva trovato un po’ di serenità.

Ieri una mano forse amica l’ha uccisa a martellate. Un colpo alla testa che non le ha lasciato via di scampo. Ma Agitu, l’allevatric­e etiope conosciuta e stimata in tutto il Trentino che a gennaio avrebbe compiuto 43 anni, è stata forse anche violentata.

È quanto stanno cercando di capire i carabinier­i della compagnia di Borgo Valsugana che insieme ai colleghi del reparto operativo del comando provincial­e, guidati dal sostituto procurator­e Giovanni Benelli e dal procurator­e Sandro Raimondi, indagano sull’omicidio.

I militari hanno trovato anche l’arma del delitto: un martello. Il corpo della donna è stato trovato accasciato a terra all’interno della sua abitazione, nella sua camera da letto, al secondo piano di un edificio di proprietà del Comune, che comprende anche la canonica del paese, in località Plankerhof­f, a Frassilong­o, un complesso che sorge a pochi chilometri dalla sua azienda agricola.

I carabinier­i stanno cercando di ricostruir­e quei terribili minuti all’interno della stanza da letto di Agitu, che da circa tre anni aveva preso con sé un collaborat­ore per l’azienda agricola, un ghanese di 32 anni, di nome Adams. Un pastore che lei aveva accolto e aiutato. L’uomo è stato fermato in serata e portato in caserma dove è stato interrogat­o per ore e sembrerebb­e che abbia confessato. Non è ancora chiaro il movente, sono tante le ombre e gli interrogat­ivi che avvolgono il delitto.

A lanciare l’allarme, verso le 18, è stata la vicina di casa. Ieri mattina Agitu doveva incontrare un geometra per il suo progetto di ampliament­o dell’azienda agricola, ma all’appuntamen­to non si è mai presentata. Un comportame­nto insolito per lei che era sempre stata una donna precisa, poi tutti sapevano in paese quanto ci tenesse.

È stata proprio la prolungata assenza e quell’appuntamen­to mancato a insospetti­re la vicina di casa. Non vedendo Agitu è andata nella casa e, quando ha raggiunto la camera da letto, il cuore le si è fermato per qualche istante. Le lacrime e la disperazio­ne. «Dov’è andato il pastore?», ha urlato la donna. Poi la disperata richiesta di aiuto. Ma per Agitu, che a Trento aveva anche conseguito la laurea in Sociologia, era ormai troppo tardi.

 ??  ?? La rifugiata etiope Agitu Gudeta, 43 anni a Capodanno, ritratta con Emma Bonino
La rifugiata etiope Agitu Gudeta, 43 anni a Capodanno, ritratta con Emma Bonino
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Agitu Gudeta Ideo, 42 anni Nata in Etiopia, viveva in Trentino dal 2010
Al lavoro Agitu Gudeta Ideo, 42 anni Nata in Etiopia, viveva in Trentino dal 2010

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