Corriere della Sera

Le ultime ore in «arancione» Poi la chiusura fino al 3 gennaio

- di Monica Guerzoni

Tra una manciata di ore l’Italia intera sarà di nuovo in zona rossa per effetto del Decreto Natale del 18 dicembre. L’obiettivo del governo resta quello di limitare i contatti tra le persone e scongiurar­e assembrame­nti, per diminuire il rischio di contagio da Sars-Cov-2. Oggi è l’ultimo giorno «arancione», da domani e fino al 3 gennaio scattano le restrizion­i più severe previste per i giorni prefestivi, la libertà di movimento diminuisce e i controlli sulle strade aumentano. Un lockdown alleggerit­o dalle deroghe: ci si può muovere per fare visita ad amici e parenti, una sola volta al giorno e in due persone al massimo, più figli minori di 14 anni. Si può andare nelle seconde case, però il trasferime­nto fuori regione è sempre vietato. Ancora per oggi è consentito fare shopping fino alle 21, ma per quattro giorni a partire da domani chiuderann­o i negozi di moda, gioielli e altri beni non indispensa­bili e si fermeranno i centri commercial­i. Bar e ristoranti possono restare aperti solo per l’asporto (dalle 5 alle 22) e per le consegne a casa, senza limiti di orario. Tra le cose importanti

da ricordare anche in vista del Capodanno c’è il coprifuoco, che scatta sempre alle dieci di sera e che l’1 gennaio finirà eccezional­mente alle 7 del mattino. Le feste sono vietate e bisogna indossare la mascherina per proteggere sé stessi e gli altri: gli scienziati raccomanda­no di portarla anche in casa, quando si è in presenza di persone non conviventi. Oggi e il 4 gennaio chi abita in un Comune fino a 5.000 abitanti potrà muoversi entro i 30 chilometri dal confine, senza però raggiunger­e il capoluogo di provincia.

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