«Ma così chi sbaglia rischia di passare per un martire»
Professor Maurizio Mori, presidente della Consulta di Bioetica, ha torto o ragione chi vorrebbe rendere obbligatori i vaccini per legge?
«Dal punto di vista morale ha ragione chi dice che è un dovere vaccinarsi, per tutelare se stessi e gli altri».
Allora?
«Dal punto di vista politico pubblico, qualche dubbio me lo pongo».
Dubbio dovuto a cosa?
«Alla confusione attuale. C’è fretta, necessaria in questo frangente ma che
La proposta
certo non giova alla chiarezza».
Cosa intende?
«Per il vaccino della Pfizer non c’è ancora la certezza che eviti la possibile trasmissione. Un’assenza di dati non dovuta a complotti, ma semplicemente al fatto che bisognerà aspettare una casistica più vasta per avere quei dati».
E dunque?
«E dunque è poco prudente un’imposizione per legge. Si rischia una forte opposizione sociale. E chi sbaglia potrebbe diventare un po’ un martire, vista la sproporzione tra l’incertezza del rischio e la sanzione subita».
Il medico non è libero di esprimere dubbi?
«Dipende da che dubbi. Se sono su una situazione specifica del tale paziente, o della tale allergia, può. Se è una posizione di carattere generale contro i vaccini, la trovo impropria. Perché il medico deve fornire il servizio medicina».
È etico sanzionarlo come è stato fatto?
«Forse sono punizioni esemplari per stroncare sul nascere obiezioni. Ma non ci sono dubbi sulla sicurezza del vaccino, o almeno non dovrebbero esserci».
Alcuni medici li hanno espressi pubblicamente, su un vaccino di tipo nuovo.
«C’è una tesi che ritiene il vaccino Sabin responsabile dell’aumento dell’infertilità maschile. Ma quanta gente è stata salvata dalla poliomielite?».
In che proporzione pensa che la popolazione sia contraria al vaccino?
«Esco da un webinar dove davano il 40 per cento della popolazione del Piemonte contraria. È un dato elevato di cui tener conto. Allora anziché andare a creare un grande scontento è meglio dire ti diamo 100 euro, un incentivo».
Altrimenti?
«Ricorda il proibizionismo? Certe sanzioni potrebbero essere digerite male e potrebbero provocare contraccolpi potenti. Dei No vax e di tutti gli altri».
I primi dati sono allarmanti Allora, anziché creare un grande scontento è meglio proporre un incentivo, magari di 100 euro