Scende il tasso di positività: 8,7 per cento
Ieri 11.214 nuovi casi con 128.740 tamponi e 659 morti Il Veneto si conferma la regione più colpita: 191 vittime
Un quarto dei nuovi contagiati di tutto il Paese e un quinto dei decessi. Non in un giorno, ma nell’ultima settimana. È questa la «quota» della regione Veneto nell’ambito coronavirus nel nostro Paese confermata anche ieri dal bollettino del ministero della Salute.
In 24 ore i nuovi contagi in Italia sono stati 11.224, cioè 2.639 più di lunedì, ma a fronte di un incremento sensibile dei tamponi effettuati (128.740 contro i 68.681 del giorno prima), tanto da far scendere la percentuale complessiva dei positivi — rispetto ai test — all’8,7% (12,5% l’altro ieri). Se, invece, la positività si calcola soltanto sui nuovi casi — escludendo quindi i tamponi sui soggetti già registrati come positivi — il dato sale al 24,6%. Un quarto dei nuovi contagi di martedì è in Veneto (2.655). Sale il bilancio nazionale delle vittime che segna 659 ulteriori lutti (lunedì erano stati 445) — toccando quota 73.029 dall’inizio dell’emergenza sanitaria — e di questi 191 sono avvenuti in Veneto. In generale, finora la letalità grezza in Lombardia (5,3%) si conferma la più alta d’Italia.
Sul fronte ospedaliero le terapie intensive si alleggeriscono di 16 unità (ieri erano occupati 2.549 posti), ma i nuovi ingressi giornalieri balzano a 256 (erano 167 il giorno prima), dato non completo perché la Campania per ora non fornisce questo dato. Il tasso di occupazione delle terapie intensive a livello nazionale si attesta al 62 per cento. I ricoverati con sintomi segnano -270, a quota 23.662, con 36 letti su cento che accolgono soggetti Covid-positivi. In isolamento domiciliare si contano 542.517 persone, che unite a quelle ricoverate portano il totale degli attualmente positivi a 568.728 (-6.493 rispetto a lunedì).
Da inizio pandemia i casi registrati in Italia sono 2.067.487, mentre con i 17.044 registrati ieri sale a 1.425.730 il totale dei dimessi/guariti.