«A 92 anni volontaria della Croce Rossa»
Novantadue anni e una grinta da vendere. Alma Broccoli è infaticabile: dopo una vita di lavoro prima in una grande azienda di cosmetica e poi come direttore in una ditta di abbigliamento, da 30 anni è volontaria della Croce Rossa Italiana ad Arona, in provincia di Novara. Centralinista, risponde alle chiamate per coordinare i soccorsi con una voce forte e chiara. «Nel dicembre del 1990 — racconta — sono andata in pensione. Qualche giorno dopo il postino che portava la corrispondenza qui a Dormelletto mi ha detto che la Croce Rossa aveva bisogno di volontari. E io mi sono detta: perché no? Il 31 dicembre ho finito di lavorare, il 2 gennaio ero già operativa». Ieri è stata nominata dal capo dello Stato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Al telefono si schermisce: «Non credo di meritarlo, non faccio cose così strane. Lavoro perché mi piace. Sono stata ferma a causa del Covid-19, mi creda morivo. Sto bene soltanto dandomi da fare. Il volontariato mi tiene sveglia ed è tutta un’altra cosa dallo stare sul divano. In pensione e stare a casa a dormire? Non fa per me». Alma Broccoli per tutti alla Croce Rossa è la signora Mazza, cognome da sposata: è stata moglie del tre volte sindaco Cesare, ora è vedova. «Prima della pandemia — ricorda Alma — andavo quasi tutti i giorni in associazione, ho fatto anche duemila ore di volontariato all’anno».