2021, MOMENTO DECISIVO ANCHE PER I VENTENNI
Caro Aldo, ecco la mia definizione del 2021: anno cuscinetto. Un po’ brutta, ma, credo, realistica. Il 2021 farà da cuscinetto tra l’anno della pandemia e il 2022 che, presumibilmente, l’avrà lasciata alle spalle. Come lo trascorreremo? Con più consapevolezza della nostra fragilità fisica? Commettendo nuovi errori, come ad esempio, rinunciando a vaccinarci? Oppure lasciando che le cose vadano come vadano? Insomma, un anno di transizione. Ma la storia ci dice che gli anni di transizione sono determinanti per il futuro. Fino a che punto lo sarà il 2021? Occorrerà vigilare più del necessario?
ICaro Alessandro, l suo ragionamento suona efficace; se non fosse che gli anni-cuscinetto non esistono. Ci sono storici che ritengono «di transizione» interi secoli, come il Seicento: un secolo in cui in Italia non è cambiato molto, almeno visto a posteriori; ma non certo per le donne e gli uomini che vi hanno vissuto, amato, sofferto.
Altro che «di transizione»: il 2021 sarà un anno decisivo, per l’Italia e per l’Europa.
Le priorità sono due, e collegate tra loro: il vaccino e l’economia. Il problema è che molti che avrebbero il vaccino già a disposizione non vogliono farselo iniettare; e molti che lo vorrebbero non l’hanno. Il precedente del vaccino anti-influenzale è disastroso. Lo sberleffo della Germania è umiliante. Insomma, le premesse non sono buone.
La situazione economica è disastrosa. Gli italiani, tranne rare eccezioni, non consumano (e sarebbe difficile farlo, con bar e ristoranti chiusi durante le feste, con negozi e centri commerciali aperti a singhiozzo), non investono, non rischiano, non assumono; aspettano che passi la nottata. Così, come a ogni crisi, crescono solo i depositi bancari, oltre al disgusto per chi si chiama fuori dalla comunità nazionale e porta tutto all’estero.
Ci preoccupiamo, giustamente, degli anziani che muoiono; ma non dovremmo dimenticarci che c’è un’intera generazione ferma, ventenni che non possono fare stage, trovare lavoro, fidanzarsi, vivere il periodo formativo della vita. Per loro il 2021 non sarà di transizione; sarà cruciale. Ce ne vogliamo occupare?