Corriere della Sera

«Più controlli anti assembrame­nto fuori dagli istituti»

- Alessandra Arachi

«Quello che ci preoccupa di meno è quanto succede all’interno della scuola».

E allora, prefetto di Torino Claudio Palomba, cosa avete pensato per far riaprire le scuole superiori?

«Di fare controlli fuori dagli istituti scolastici».

All’entrata e all’uscita di scuola?

«Sì, anti assembrame­nto. Useremo per i controlli gli ausiliari del traffico e i volontari della protezione civile. Ma non solo».

Chi altro per i controlli?

«Chiederemo aiuto anche ai volontari pensionati della polizia stradale e dei carabinier­i. Faremo i controlli anti assembrame­nto anche alle fermate degli autobus e dentro gli autobus».

Che capienza avete fissato per gli autobus?

«Il 50 per cento».

Ci sono abbastanza mezzi per rispettare questa capienza?

«D’accordo con la sindaca Appendino abbiamo fatto accordi con mezzi di privati».

Il 50 per cento è anche la capienza fissata di studenti all’interno degli istituti. Come vi siete organizzat­i?

«Prima dell’ultima ordinanza del ministro Speranza che ha fissato la presenza al 50 per cento avevamo fatto i calcoli sul 75 per cento e avevamo deciso di fare due turni di ingresso a scuola: il primo alle 8 al 50 per cento, il secondo alle 10 al 25».

E adesso?

«Abbiamo pensato di lasciare soltanto un unico turno di ingresso al mattino alle 8».

Con quale turnazione? Una settimana sì, una no? O ogni quindici giorni?

«Questa decisione viene lasciata all’autonomia degli istituti. Saranno loro a stabilirlo».

Avete pensato di cambiare gli orari degli uffici pubblici? O quelli dei negozi?

«Non ancora, ma ci teniamo pronti. L’ultima ordinanza del ministro della

Useremo gli ausiliari del traffico e chiederemo aiuto anche ai volontari pensionati della polizia stradale e dei carabinier­i

Salute è valida soltanto una settimana, dal 7 gennaio al 14. Le altre decisioni verranno prese dal 15 e se si dovesse tornare alla presenza al 75 per cento noi siamo pronti a ripristina­re il doppio turno e a cambiare gli orari».

In che modo?

«Con il doppio turno ci sarebbero due ingressi, uno alle 8 e uno alle 10, che è l’orario in cui aprono gli uffici pubblici. In questo caso li sposteremo: o alle 9 oppure alle 11. Sposteremm­o anche l’orario dei negozi».

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La protesta di due studentess­e davanti alla scuola media «Italo Calvino» di Torino contro le lezioni in modalità didattica a distanza decisa dal governo nei mesi di novembre e dicembre 2020
(foto di Marco Alpozzi/LaPresse) Il gesto La protesta di due studentess­e davanti alla scuola media «Italo Calvino» di Torino contro le lezioni in modalità didattica a distanza decisa dal governo nei mesi di novembre e dicembre 2020

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