Bolle-Vasco, un’inedita coppia: «La danza potente come il rock»
Serata evento su Rai1. Hunziker, monologo contro la violenza sulle donne
Il re del rock ha fatto visita al re della danza. Per il suo ritorno in tv, dopo 15 anni, Vasco Rossi ha scelto Danza con me, la serata evento di Roberto Bolle andata in onda ieri, su Rai1. Nell’abbraccio ripetuto più volte tra questi due numeri uno apparentemente distanti svariate galassie, la scoperta che i loro mondi non sono poi così diversi. Vasco ha presentato la sua nuova Una canzone d’amore buttata via, scelta come sigla di questa quarta edizione del programma. Mentre lui cantava — seduto su un trono: uno dei tanti doni del laboratorio dell’Ansaldo, dove è stato registrato l’incontro — Bolle, con Virna Toppi, prima ballerina della Scala, Agnese Di Clemente e Gioacchino Starace, ha dato vita a una coreografia che interpreta l’amore in tutte le sue forme: uomo-donna, uomouomo, donna-donna.
Nel mentre, Vasco — il suo chiodo di pelle al posto del mantello e in testa non una corona ma una bandana nera — osservava compiaciuto, tentando anche qualche passo. Nel finale della trasmissione, poi, è andato in onda parte del dietro le quinte dell’incontro tra i due. «Sei talmente bello che io stasera devo puntare sulla simpatia», ha scherzato Vasco, confessando infine qualcosa di poco immaginabile: «Io sono un grande appassionato di danza classica e credo che il rock ci si sposi benissimo... in entrambi i casi è sesso sublimato». Parole condivise da Bolle che nella forza del rock ha detto di ritrovare la stessa potenza della danza. E di danza e di potenza è stata piena tutta la serata, fatta di esibizioni non convenzionali, spesso toccanti, ma anche di momenti di intrattenimento leggero e parecchia autoironia. Anche in apertura, quando il ballerino ha spiegato di aver accolto le critiche degli anni passati, specie sulla sua voce: lo ha fatto doppiato per qualche minuto da Francesco Montanari, conduttore con Stefano Fresi e Miriam Leone, di tutta la serata. E sempre con Montanari in versione Libanese, si è lanciato in una gag-rivisitazione di Romanzo Criminale, fatta di loschi tipacci e piroette.
Di tutt’altri toni il momento affidato a Michelle Hunziker. La showgirl ha recitato un monologo in cui interpretava una donna «come tante, ma piena di segni», una che ha «fatto finta per un po’ di capire», ma che poi ha realizzato che «non ci sono scuse per le mani addosso». Parole dure a cui è seguita una coreografia ancora più dura; un pugno nello stomaco in cui Bolle è diventato un uomo violento, che tormenta la donna con cui vive: rovescia sul tavolo le cose che lei gli ha preparato, le tappa la bocca, l’afferra, le mette le mani sul collo, le tira i capelli. Immagini avvolte da un silenzio in cui rimbombavano solo i colpi. Una pagina che ha poi lasciato spazio alla performance della showgirl e il ballerino, impegnati in un coloratissimo medley in cui hanno ballato e cantato. E se con Hunziker era nei panni del Ryan Gosling di La La Land, assieme a Diodato ha scelto quelli di James Bond, mentre con Fabio Caressa ha tentato la telecronaca di un balletto.
Poi, un breve monologo, in cui Bolle ha ricordato «le immagini terribili del 2020 non solo quelle della pandemia ma di un’ umanità che si sgretola, in cui l’uguaglianza è un miraggio... e le persone sono lontane, perché non le sentiamo». Motivo per cui ha scelto di non ballare, ma solo ascoltare la poesia dell’attivista per i diritti civili Maya Angelou,I Still I Rise, recitata da Ghali e interpretata da Carlos Kamizele, ballerino congolese che ha conquistato per l’Italia il titolo di campione del mondo di street dance, pur non avendo mai ottenuto la cittadinanza. In chiusura, quello che in fondo era l’auspicio della trasmissione: l’invito a continuare a «credere nell’arte e nel suo potere di unirci tutti, nel profondo».