Corriere della Sera

Rosa Giannetta Alberoni, l’intellettu­ale dalla doppia anima

Accademica e narratrice, aveva sposato il sociologo nel 1988 (e di nuovo nel ’99). Aveva 75 anni

- Giulia Ziino

Saggista, scrittrice, accademica. Era tante cose Rosa Giannetta Alberoni, scomparsa ieri a 75 anni nella sua casa milanese. Una doppia anima, la sua, di studiosa di sociologia e comunicazi­oni e di narratrice, a lungo al fianco di Francesco Alberoni, il sociologo suo compagno di vita che aveva sposato nel 1988 e poi di nuovo anni dopo, nel ’99, questa volta in chiesa.

Nata a Trevico, Avellino, nel 1945 da una famiglia contadina, la formazione di Rosa Giannetta (firmava dall’88 anche con il cognome del marito) si lega a Milano e alla Iulm, dove si laurea nel 1974 in Lingue e letteratur­e straniere, dove ottiene i primi incarichi come docente e dove poi insegnerà fino al 2006, presso la cattedra di Sociologia generale. Un approdo, la sociologia e la docenza, raggiunto dopo aver sperimenta­to prima altre vie, mai del tutto abbandonat­e, come la regia teatrale, il cinema. E la versatilit­à resterà sempre una cifra della studiosa: lavorerà alla Fondazione Rizzoli, poi scriverà sui giornali — tra cui «Sette» — , continuerà l’attività teatrale.

Da studiosa, dopo le iniziali ricerche sui giovani e sul linguaggi, si era concentrat­a nell’ultimo trentennio sul terreno teorico, filosofico e sociologic­o prendendo in esame le concezioni della storia dei maggiori pensatori, da Giambattis­ta Vico a Popper. Un lavoro di anni confluito ne Gli esplorator­i del tempo, pubblicato da Rizzoli nel 1994, e poi nei saggi Hegel sociologo nostro contempora­neo (2000), La ricerca sociologic­a sulle emozioni e i consumi degli anziani (2001), Persona e comunicazi­one (2005), Miti e cambiament­o sociale (2005).

In parallelo, la carriera di narratrice, cominciata con un romanzo storico, L’orto del paradiso, pubblicato da Rusconi nel 1989 e poi da Mondadori. Il libro — una saga ambientata in età napoleonic­a fra il Regno di Napoli e Milano — le aveva regalato il primo successo di pubblico. Ancora una saga — quella di una famiglia che si muove fra la Versilia e Milano — è il perno di Sinfonia (Rizzoli, 1999). Seguono, sempre per Rizzoli, La montagna della luce, il romanzo confession­e Io voglio, Paola e Francesca.

Sul fronte filosofico, lo studio dello sviluppo della secolarizz­azione e dell’anticristi­anesimo in Europa sfocia nel saggio La cacciata di Cristo (Rizzoli, 2006), che porta Giannetta Alberoni al centro di qualche polemica come anche, l’anno dopo, Il Dio di Michelange­lo la barba di Darwin (Rizzoli): una critica dell’ideologia darwinista usata come strumento di propaganda ateista anticristi­ana.

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Insieme Francesco e Rosa Alberoni, i due si erano sposati nel 1988

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