Corriere della Sera

Quasi raddoppiat­i i morti, sono 649

Lunedì le vittime erano 348. Giù il tasso di positività ma tornano ad aumentare i contagiati: 15.378

- Mariolina Iossa

ROMA Risalgono i nuovi casi ma il tasso di positività scende dal 13,8% di lunedì all’11,4% di ieri. La risalita del numero di contagi è infatti una diretta conseguenz­a dell’aumento in 24 ore del numero di tamponi processati: 135.106, ben 57.113 in più rispetto al giorno precedente. La percentual­e di positivi trovati ogni 100 test processati invece ha subito continue variazioni nell’ultimo mese arrivando anche fino al 17%. Ieri come detto il numero è sceso intorno all’11 (11 positivi ogni 100 tamponi effettuati) ma è da quasi una settimana che la percentual­e non scende sotto il 10%.

Drammatico è invece il bilancio giornalier­o delle vittime: sono 649, quasi il doppio dei decessi registrati nel bollettino di lunedì, quando erano 348. Il totale è di 76.329 morti.

Ieri 15.378 sono stati i positivi in 24 ore in tutto il Paese, lunedì ne erano stati registrati 10.800: la regione più colpita è sempre il Veneto, con 3.151 nuovi casi e 175 deceduti, mentre le altre regioni con i numeri più alti sono tutte sotto quota duemila: Lazio 1.719, Sicilia 1.576, Emilia-Romagna 1.506, Lombardia 1.338, Piemonte 1.109, e Puglia 1.081. Tutte le altre sono sotto quota 1.000. Per quanto riguarda le vittime, dopo il Veneto il maggior numero di decessi si è verificato nel Lazio (+72 morti), poi in Emilia-Romagna (+64) e in Lombardia (+62); soltanto la Valle d’Aosta ha registrato zero deceduti.

In Piemonte risalgono i contagi, la regione non era più nelle prime posizioni da qualche giorno, e risalgono anche i ricoveri: 32 in più in un giorno, che poi sono il dato che fa crescere nuovamente anche il valore nazionale; ieri il bollettino registrava 78 pazienti in più ricoverati nei reparti Covid in tutto il Paese ma di questi la metà è appunto nei nosocomi piemontesi. Fortunatam­ente sono 10 in meno i posti occupati nelle terapie intensive anche se i decessi influiscon­o molto su questo allentamen­to della pressione sulle rianimazio­ni. E infatti, anche se diminuisce il dato delle terapie intensive in quanto a posti occupati, va sottolinea­to che ieri secondo i dati del ministero della Salute 202 persone hanno avuto necessità di essere ricoverate in rianimazio­ne.

I guariti e dimessi sono 16.023, e siamo sulla stessa cifra del giorno prima, gli attuali positivi sono in calo ma è una diminuzion­e più contenuta (-1.297) rispetto alla decrescita registrata nel bollettino di lunedì (-5.756).

L’altro valore costanteme­nte tenuto sotto controllo dai tecnici è l’Rt, l’indice di contagio, ovvero la capacità di moltiplica­zione dell’infezione.

Secondo le stime elaborate dal fisico dell’Università di Trento Roberto Battiston, l’Rt sta continuand­o a risalire: a Natale eravamo allo 0,89 mentre adesso saremmo all’1,01.

I tecnici hanno sempre detto che l’indice di contagio deve restare sotto l’1, e che solo quando sarà al di sotto dello 0,5 potremo dire che la situazione è sotto controllo.

Più test

Risalita dei casi legata al maggior numero di tamponi. Il Veneto è la regione più colpita

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy