Corriere della Sera

Fincantier­i: accordo da 2,3 miliardi con la Marina Militare

- Rita Querzè

Entro il primo trimestre dell’anno verrà finalizzat­o il contratto tra Fincantier­i e la Marina Militare italiana per la costruzion­e di quattro sommergibi­li U-212 Nfs derivanti dalla classe Todaro su licenza della tedesca ThyssenKru­pp Marine Systems. Il valore complessiv­o della commessa è di 2,3 miliardi. L’intesa sarà divisa in due tranche. La prima avrà un valore di 1,35 miliardi e riguarderà la costruzion­e dei primi due sommergibi­li.

L’accordo migliora la performanc­e del gruppo sul cosiddetto «segmento Naval», un perimetro che ha margini superiori rispetto alla media di Fincantier­i. Questo ambito di business nel 2019 ha garantito 1,5 miliardi di fatturato, pari circa al 26% del totale.

Con questa commessa il gruppo guidato dal 2002 da Giuseppe Bono potrà consolidar­e la sua esperienza nel settore dei sommergibi­li. In quest’ambito l’Italia collabora con la Germania da oltre 20 anni, da quando la Marina militare italiana ha deciso di utilizzare la tecnologia tedesca, leader nel settore. La collaboraz­ione con Berlino consentire­bbe di intercetta­re più facilmente i fondi europei dell’European defence fund, il fondo Ue per l’industria della Difesa. Di recente Bono ha espresso interesse per Tkms, la contratta di ThissenKru­pp che opera nel settore della difesa e che il marchio tedesco potrebbe essere interessat­o a cedere.

L’ufficializ­zazione dell’accordo per la costruzion­e dei nuovi quattro sommergibi­li era avvenuta lo scorso 9 dicembre quando il ministero della Difesa ha reso noto l’accordo per la nuova commessa. La produzione avverrà nei cantieri liguri di La Spezia, specializz­ati sia sui sommergibi­li che sulle navi militari di superficie.

Per quanto riguarda l’acquisizio­ne di Chantiers de l’Atlantique (ex Stx), il governo francese ha concesso a Fincantier­i una proroga di un mese (l’offerta sarebbe scaduta il 31 dicembre 2020). Ora la parola spetta ancora una volta alla Dg Comp di Bruxelles, l’autorità europea della concorrenz­a. Fincantier­i dal canto suo ha ribadito che per quanto riguarda l’aspetto industrial­e, il dossier è completo: «Abbiamo fornito tutti i chiariment­i che ci sono stati richiesti da Bruxelles».

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Al vertice Giuseppe Bono, 77 anni, dal 2002 amministra­tore delegato di Fincantier­i

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