Corriere della Sera

Generazion­e astronauti

Il primo italiano ad essere andato nello spazio rilancia l’importanza degli investimen­ti nel settore

- di Franco Malerba*

Le attività nello spazio e dallo spazio si stanno moltiplica­ndo sia per l’ingresso di nuovi Paesi nel novero dei protagonis­ti dell’utilizzo dello spazio, sia per l’affermarsi di iniziative imprendito­riali private in un ambito storicamen­te terreno di investimen­ti governativ­i. Se ci riferiamo alla grande scienza, vengono subito alla mente le tre sonde che atterreran­no sul suolo marziano, nei primi mesi del 2021: l’americana Perseveran­ce, la cinese Tianwen-1 e l’emiratina Hope. Ci aspettiamo in autunno il lancio del nuovo telescopio spaziale Nasa James Webb, una macchina fantastica e complicati­ssima, che consentirà altri fondamenta­li scoperte sulle origini del Cosmo e sugli esopianeti che potrebbero ospitare la vita.

Nello stesso orizzonte temporale si dovrebbe realizzare il primo lancio del sistema Orion-SLS, il nuovo treno spaziale per tornare sulla Luna. Il modulo di comando Orion e il suo modulo di servizio fornito dall’Esa hanno superato tutte le prove di qualificaz­ione previste; il grande razzo SLS (l’equivalent­e del SaturnV ai tempi delle missioni Apollo) parrebbe finalmente in dirittura d’arrivo per il prossimo autunno. La Nasa ha già scelto 18 astronauti dal suo pool per avviarli all’addestrame­nto per i voli lunari e mi risulta che anche l’Esa intende avviare una selezione di nuovi astronauti nella seconda metà del 2021; tra i prescelti Esa 2021 ci saranno anche gli uomini e le donne della nostra Europa destinati a metter piede sulla Luna.

Nel settore commercial­e vediamo sviluppars­i velocement­e gli investimen­ti commercial­i per l’innovazion­e (il venture capital) anche nel settore spaziale e non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. È questo un segnale che lo spazio è ormai capace di creare valore nell’utilizzo delle infrastrut­ture spaziali – dati satellitar­i e capacità produttive in orbita – ma anche nei sistemi per lo spazio – nanosatell­iti, microlanci­atori, elettronic­a, robotica e software di bordo. Anche in Italia è nato un fondo di investimen­to privato per le startup che intraprend­ono nel settore spaziale. Mi riferisco al lancio di Primo Space. Circola notizia che l’anno prossimo Tom Cruise girerà un film sulla Stazione spaziale: si apre un’altra prospettiv­a, un altro giro di boa. La strada dello spazio è aperta per altre profession­alità, economiche e umanistich­e; non profittano del mare-spazio solo ingegneri, geologi e medici, ci saranno anche giornalist­i, filosofi, artisti.

Al Festival dello Spazio che organizzo a Busalla si parlerà anche di questo. La quinta edizione si farà nei giorni 2-4 luglio 2021, sperabilme­nte tutti allegramen­te vaccinati e covid-free, in presenza. Ci sarà un nuovo programma scientific­o che ha come filo di Arianna l’acqua, sorgente di vita nel cosmo. In vista dell’appuntamen­to del Festival, abbiamo messo a bando un concorso a premio (1.200 euro) per un elaborato originale interdisci­plinare sul tema “Le motivazion­i del volo umano nello spazio”. Il bando è aperto ai giovani impegnati negli studi e nella ricerca, nella fascia d’età tra 20 e 35 anni (l’età di coloro che potrebbero candidarsi per il ruolo di astronauti Esa) e le modalità di partecipaz­ione sono disponibil­i sul sito www.festivalde­llospazio.com. Il progetto è patrocinat­o dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall’Università di Genova ed è frutto della collaboraz­ione con il SISRI (Scuola Internazio­nale Superiore per la Ricerca interdisci­plinare).

*Primo astronauta italiano

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