Generazione astronauti
Il primo italiano ad essere andato nello spazio rilancia l’importanza degli investimenti nel settore
Le attività nello spazio e dallo spazio si stanno moltiplicando sia per l’ingresso di nuovi Paesi nel novero dei protagonisti dell’utilizzo dello spazio, sia per l’affermarsi di iniziative imprenditoriali private in un ambito storicamente terreno di investimenti governativi. Se ci riferiamo alla grande scienza, vengono subito alla mente le tre sonde che atterreranno sul suolo marziano, nei primi mesi del 2021: l’americana Perseverance, la cinese Tianwen-1 e l’emiratina Hope. Ci aspettiamo in autunno il lancio del nuovo telescopio spaziale Nasa James Webb, una macchina fantastica e complicatissima, che consentirà altri fondamentali scoperte sulle origini del Cosmo e sugli esopianeti che potrebbero ospitare la vita.
Nello stesso orizzonte temporale si dovrebbe realizzare il primo lancio del sistema Orion-SLS, il nuovo treno spaziale per tornare sulla Luna. Il modulo di comando Orion e il suo modulo di servizio fornito dall’Esa hanno superato tutte le prove di qualificazione previste; il grande razzo SLS (l’equivalente del SaturnV ai tempi delle missioni Apollo) parrebbe finalmente in dirittura d’arrivo per il prossimo autunno. La Nasa ha già scelto 18 astronauti dal suo pool per avviarli all’addestramento per i voli lunari e mi risulta che anche l’Esa intende avviare una selezione di nuovi astronauti nella seconda metà del 2021; tra i prescelti Esa 2021 ci saranno anche gli uomini e le donne della nostra Europa destinati a metter piede sulla Luna.
Nel settore commerciale vediamo svilupparsi velocemente gli investimenti commerciali per l’innovazione (il venture capital) anche nel settore spaziale e non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. È questo un segnale che lo spazio è ormai capace di creare valore nell’utilizzo delle infrastrutture spaziali – dati satellitari e capacità produttive in orbita – ma anche nei sistemi per lo spazio – nanosatelliti, microlanciatori, elettronica, robotica e software di bordo. Anche in Italia è nato un fondo di investimento privato per le startup che intraprendono nel settore spaziale. Mi riferisco al lancio di Primo Space. Circola notizia che l’anno prossimo Tom Cruise girerà un film sulla Stazione spaziale: si apre un’altra prospettiva, un altro giro di boa. La strada dello spazio è aperta per altre professionalità, economiche e umanistiche; non profittano del mare-spazio solo ingegneri, geologi e medici, ci saranno anche giornalisti, filosofi, artisti.
Al Festival dello Spazio che organizzo a Busalla si parlerà anche di questo. La quinta edizione si farà nei giorni 2-4 luglio 2021, sperabilmente tutti allegramente vaccinati e covid-free, in presenza. Ci sarà un nuovo programma scientifico che ha come filo di Arianna l’acqua, sorgente di vita nel cosmo. In vista dell’appuntamento del Festival, abbiamo messo a bando un concorso a premio (1.200 euro) per un elaborato originale interdisciplinare sul tema “Le motivazioni del volo umano nello spazio”. Il bando è aperto ai giovani impegnati negli studi e nella ricerca, nella fascia d’età tra 20 e 35 anni (l’età di coloro che potrebbero candidarsi per il ruolo di astronauti Esa) e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.festivaldellospazio.com. Il progetto è patrocinato dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall’Università di Genova ed è frutto della collaborazione con il SISRI (Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca interdisciplinare).
*Primo astronauta italiano