Corriere della Sera

«Facendo il fruttivend­olo ho tenuto lontana l’eroina»

De Martino torna a condurre lo show di Rai2 «Stasera tutto è possibile»

- Chiara Maffiolett­i

Stefano De Martino ha capito presto la differenza tra bene e male. «Sono cresciuto a Torre Annunziata, in una realtà violenta, fatta di guerre tra clan, spaccio all’aria aperta. Si cresce velocement­e», spiega. Anche solo fare la spesa con la madre era ogni volta una specie di lezione di vita. «Abitavamo in un palazzo fatiscente, sopravviss­uto al terremoto del 1980: avevano messo le travi nei pianerotto­li per l’assestamen­to ed erano rimaste. Stavamo al terzo piano senza ascensore: da bambino andavo con mia madre a fare la spesa per aiutarla con i sacchetti. Il palazzo non aveva né portone né citofono, ci si chiamava con un fischio. Tra una rampa di scale e l’altra trovavo siringhe, lacci emostatici... mia madre ha dovuto spiegarmi presto da cosa stare lontano e perché. Mi ha evitato tanti guai».

Sembra un’altra vita, da oggi: conduttore affermato — il 12 gennaio tornerà su Rai2 con Stasera tutto è possibile —, testimonia­l ambito, star da quasi 5 milioni di follower. Eppure sono anelli di una

stessa catena, in cui senza il primo non avrebbe aggancio il secondo: «I miei genitori sono due brave persone, abbiamo avuto tante difficoltà ma grazie a loro sono diventate per me una marcia in più. Non ho mai pensato di non farcela, nonostante il contesto. E quello che mi rende più orgoglioso è incontrare tanti ragazzi, anche di Torre Annunziata, che pensano: se ci è riuscito lui, posso anche io». Il segreto, se c’è, è «mettere amore in quello che si fa. Per

due anni, prima di Amici, facevo il fruttivend­olo: volevo diventare il più bravo della zona. Mi svegliavo alle 4 e mezzo ed ero felice: ho sempre visto qualcosa di poetico nel lavorare quando tutti dormono... mi sentivo parte di una élite».

Su Rai2, ha preso l’eredità di Amadeus: «È la mia seconda edizione di Stasera tutto è possibile: vorrei restituire il clima di una cena tra amici, in cui si scherza, si improvvisa». Fan del varietà, De Martino lo scorso anno era pronto per debuttare con «un piccolo spettacolo a teatro: un modo per sperimenta­re cose da portare poi in tv. Spero si farà presto. Sono all’antica o forse anacronist­ico: amo lavorare a lungo su un mio repertorio».

Tutto nell’epoca dell’istantanei­tà: «Per fortuna sono di una generazion­e per metà analogica. Per me il web è uno strumento per comunicare quello che fai, non è un pubblico a cui devi trovare cose da dire». Conscio di aver avuto «una grande esposizion­e fin da piccolo e non è sempre stato un pro». Non lo è stato dopo la fine della storia con Belén. Le voci su un presunto flirt con Alessia Marcuzzi lo avevano spinto a smentire. «Non sento di dovere spiegazion­i sulla mia vita privata. So che tanti la seguono, ma è un effetto collateral­e del mestiere che sognavo. Lì avevo dovuto tutelare delle persone da attacchi spiacevoli, ci sono in ballo dei figli». Capitolo chiuso. Tra i prossimi da aprire, il debutto nella fiction: Che Dio ci aiuti. «È un cameo, interpreto me stesso. Ma non ero mai stato su un set simile, mi sono divertito. C’è un clima circense: un carrozzone di persone che convive; una famiglia. Bello. Ma amo troppo l’estemporan­eità della tv».

«Sono cresciuto in una realtà violenta, fatta di guerre tra clan e spaccio all’aria aperta»

 ??  ?? Applausi Stefano De Martino, 31 anni, torna per la seconda volta alla conduzione del programma di Rai 2 «Stasera tutto è possibile»
Applausi Stefano De Martino, 31 anni, torna per la seconda volta alla conduzione del programma di Rai 2 «Stasera tutto è possibile»

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