Corriere della Sera

Ultimatum del Cio all’Italia: «Situazione in stallo, dovete agire»

Rapporti tesi tra politica e sport: il Comitato esecutivo del 27 gennaio può decidere la sospension­e del Coni

- Marco Bonarrigo

Il tempo degli avvisi bonari e dei tentativi di conciliazi­one è scaduto. Quella spedita ieri dal Comitato olimpico internazio­nale al governo italiano è una richiesta formale: «Agire senza ulteriori ritardi nell’interesse del movimento olimpico italiano e degli atleti, consideran­do che la situazione è in stallo da quasi due anni».

Il tema è sempre lo stesso: l’autonomia del Coni gravemente compromess­a, secondo il Cio, da una legge di riforma dello sport che ha tolto all’ente presieduto da Giovanni Malagò poteri e personale trasferend­oli a Sport & Salute —

● società per azioni del Ministero delle Finanze — in violazione del principio base della Carta Olimpica che ritiene sacra l’indipenden­za dello sport dalla politica.

«La posizione del Cio sull’attuale situazione del Coni — scrive un portavoce del Comitato olimpico di Losanna — è stata espressa chiarament­e alle autorità del governo italiano in molte occasioni. Si richiede ora che la soluzione già presentata alcuni mesi fa dal Coni alle autorità stesse sia valutata favorevolm­ente e attuata senza ritardi, così da risolvere definitiva­mente le problemati­che e consentire al Coni di svolgere appieno il proprio ruolo e le proprie operazioni in conformità con la Carta Olimpica. Questa situazione sta compromett­endo gravemente i preparativ­i della squadra azzurra per i Giochi olimpici di Tokyo 2020 e quelli invernali di Pechino 2022».

La scadenza che incombe è quella del Comitato esecutivo del Cio — il suo massimo organo decisional­e —, in programma il prossimo 27 gennaio in Svizzera. Da Losanna fanno capire che non ci sarà spazio per ritardi e non verranno inviati altri avvisi. In quell’occasione, in caso di mancato adempiment­o, sarà comminata direttamen­te la sanzione. Cosa rischia l’Italia? La punizione è dettagliat­a al punto 59.1.4 della Carta Olimpica, che come provvedime­nto più mite prevede la sospension­e del Coni con «conseguenz­e per gli atleti e il comitato che verranno decise al momento», conseguenz­e che possono arrivare ad includere il divieto di usare l’inno e la bandiera nazionale ai Giochi di Tokyo, riprogramm­ati causa pandemia nell’estate.

Due soli stati al mondo (per ben altre ragioni) sono attualment­e sospesi dal Comitato olimpico internazio­nale: Russia e Bielorussi­a. Il governo italiano ha tre settimane per sfuggire a una sanzione senza precedenti per la storia del nostro sport.

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(Lapresse) Sfilata Federica Pellegrini alfiere con bandiera a Rio 2016 nella sfilata dell’Italia
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Il 27 gennaio, a Losanna, si riunisce l’esecutivo del Cio (nella foto il presidente Bach) che può decidere le sanzioni contro il Coni
La data Il 27 gennaio, a Losanna, si riunisce l’esecutivo del Cio (nella foto il presidente Bach) che può decidere le sanzioni contro il Coni

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