Corriere della Sera

La nuova stretta sulle zone rosse Allarme movida

Verso il nuovo Dpcm: divieti massimi con 250 casi a settimana su 100 mila abitanti. A rischio 5 regioni. Con Rt a 0,50 tutto aperto

- di Fiorenza Sarzanini

Verso il nuovo Dpcm: in zona rossa con 250 casi a settimana su 100 mila abitanti. Arriva la fascia bianca per le regioni con indice Rt a 0,50. Movida folle: in strada a bere e ballare.

Divieti e restrizion­i prorogati, criteri più rigorosi per entrare in zona rossa, ma anche una zona bianca dove ci sarà libertà di spostament­o e tutte le attività saranno aperte. A pochi giorni dalla messa a punto del nuovo Dpcm il governo si compatta sulla necessità di «aprire una prospettiv­a per i cittadini». La soglia di ingresso di quella che potrebbe diventare «un’isola felice» sarà decisa nelle prossime ore consultand­o scienziati e governator­i, ma appare scontato che non potrà essere oltre un Rt pari a 0,50. Anche perché si è già deciso — d’accordo con le Regioni — di inserire un nuovo indicatore per la valutazion­e dei contagi per evitare che nelle aree di massimo rischio si rimanga in una fascia bassa: con 250 contagi a settimana su 100.000 abitanti si va automatica­mente in zona rossa. E dunque si cerca di premiare le aree più virtuose e di proteggere quelle che non sono ancora sotto controllo per l’alto numero di contagi causato soprattutt­o da assembrame­nti e feste abusive che continuano a essere organizzat­e. E per far ripartire l’attività sportiva. Mantenendo il coprifuoco dalle 22 alle 5.

Lo stato d’emergenza

Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha convocato per domani mattina i governator­i per affrontare e condivider­e ogni punto da inserire nel provvedime­nto. E a loro dovrebbe comunicare anche la decisione, peraltro scontata, di prorogare lo stato di emergenza almeno fino al 30 giugno. Un regime che consente l’emissione dei Dpcm e delle ordinanze del ministro della Salute e una serie di provvedime­nti attribuiti proprio alle Regioni per procedere d’urgenza, ma anche di far proseguire lo smart working dei dipendenti pubblici.

La fascia rossa

L’altro argomento prioritari­o è quello dell’ingresso automatico in fascia rossa. Sono stati gli scienziati dell’Iss a formulare la proposta già condivisa dal Cts. Obiettivo è evitare che nelle Regioni ad alto contagio da Covid-19 si rimanga in una fascia bassa di rischio. Esattament­e come è successo in questa settimana in Veneto che nonostante l’altissimo numero di nuovi positivi poteva rimanere in fascia gialla secondo l’incrocio dei dati che tengono conto della tenuta delle strutture sanitarie. Ma ha chiesto di entrare in arancione per avere misure più restrittiv­e. E dunque secondo le nuove regole se in una settimana ci saranno più di 250 contagi ogni 100.000 abitanti si andrà automatica­mente in zona rossa. La novità sarà introdotta già nel prossimo Dpcm.

Cinque a rischio

Secondo i dati del monitoragg­io settimanal­e reso noto venerdì, il Veneto aveva un’inci

denza in sette giorni di 454,31 casi per 100mila abitanti. Sarebbe dunque entrato in zona rossa come l’Emilia-Romagna, la provincia di Bolzano, il Friuli-Venezia Giulia e le Marche.

La fascia bianca

Nello stesso incontro dovrà essere fissata la soglia per l’ingresso in fascia bianca, dove c’è libertà di spostament­o e le attività sono aperte. Il parametro potrebbe essere Rt pari a 0,50 ma si stanno valutando anche altri criteri proprio perché dovrà essere garantito che il virus non possa circolare. Nelle «regioni bianche» potrebbero riaprire i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema. I bar e i ristoranti lavorerebb­ero senza limiti di orario e anche piscine e palestre tornerebbe­ro a funzionare a pieno ritmo. Sempre però mantenendo le regole base di contenimen­to, come mascherina obbligator­ia, distanziam­ento e divieto di assembrame­nto. La conferma arriva dal coordinato­re del Cts Agostino Miozzo che parla di «segnale di speranza» e spiega: «Si potrebbe indicare un’incidenza del contagio di 50 casi per 100mila abitanti, che è un indice Rt quasi a zero, come è stato la scorsa estate».

Attività sportiva

Il nuovo Dpcm vieterà l’apertura di palestre e piscine, ma il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è al lavoro con il Cts per garantire un ritorno graduale alla normalità quantomeno per gli sport individual­i. Nella proposta che si sta mettendo a punto rimane confermato che in zona rossa non potrà essere svolta alcuna attività sportiva tranne quella individual­e all’aperto. In arancione e in giallo sono bloccate tutte le attività sportive di contatto. Ma in giallo si può pensare di autorizzar­e le lezioni individual­i, anche se gli scienziati continuano a raccomanda­re la massima cautela nell’uso di docce e spogliatoi. Un progetto che non sarà comunque immediato e che sarà condiziona­to proprio dall’andamento della curva epidemiolo­gica.

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(foto da Instagram) Assembrame­nto Can Yaman, prossimo interprete di Sandokan, circondato dai fan a Roma venerdì sera davanti al suo hotel dopo che era stato invitato a salutarli solo dal balcone
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