Neve record in Europa Si scia in centro a Madrid
Spagna, la bufera fa 4 vittime. Valanga a Cortina: un morto. Arriva il gelo al Nord
Scene mai viste nel centro di Madrid: slitte trainate da cani e gare di snowboard. La bufera di neve Filomena si è abbattuta con violenza sulla Spagna. In Italia dramma sulle Dolomiti: morto un vigile del fuoco per una valanga in Val Travenanzes, non lontano da Cortina d’Ampezzo.
L’Europa è imbiancata. Il continente è (quasi) tutto coperto di neve dall’Inghilterra alla Russia, comprese regioni dove le nevicate sono rare. Sull’intero arco alpino, sia a Nord che a Sud, è nevicato come non si vedeva da decenni: paesi isolati, interventi di emergenza dalla Francia all’Austria, gente sui tetti a spalare per evitare il crollo sotto il peso dei fiocchi. In Italia metri di neve sull’Appennino tosco-emiliano, Dolomiti coperte da un manto candido con le abbondanti nevicate di dicembre alla quali si sono aggiunte quelle di inizio 2021.
Ora le nevicate record, grazie alla bufera Filomena, hanno colpito anche la Spagna e gli esperti scrutano gli annali per trovare episodi simili, qualcuno risale al 1971, altri al 1963. A Madrid si scia nella centralissima Plaza de Cibeles, dove i tifosi facevano il bagno nella fontana quando le Furie rosse vinsero Mondiali ed Europei di calcio. In Plaza Mayor e a Puerta del Sol i bambini hanno fatto i pupazzi di neve. Trasporti paralizzati, aeroporto chiuso, partite rinviate, migliaia di automobilisti intrappolati nelle loro macchine che sono stati soccorsi dai soldati e un bilancio che in Spagna parla di quattro morti: una coppia presso Malaga finita in un fiume con la propria auto, un senzatetto morto per il freddo a Calatayud (Saragozza) e un uomo trovato cadavere sotto la neve a Zarzalejo, nella Comunità di Madrid, dove sono caduti fino a 60 centimetri. Le previsioni in Spagna non sono buone, perché dopo la neve arriverà il freddo che durerà fino a giovedì: già oggi nelle regioni centrali il termometro in alcune aree scenderà a più di 10 gradi sottozero.
Una vittima anche in Italia. Paolo Pitscheider, un cinquantenne altoatesino di Pedraces che era impegnato nei Vigili del fuoco volontari di Bolzano, è stato travolto da un cumulo di neve ventata che lo ha trascinato lungo un vallone per circa 900 metri in val Travenanzes, non lontano da Cortina d’Ampezzo. Il suo corpo è stato estratto da una squadra giunta con un elicottero del Servizio sanitario di urgenza ed emergenza (Suem) di Pieve di Cadore. L’uomo era partito assieme a due amici da Capanna Alpina per la cima di Monte Cavallo e Casale. Un’altra slavina si è staccata dal Picco di Vallandro, nelle Dolomiti di Braies in alta Pusteria: per fortuna nessuno è rimasto coinvolto.
Ieri su tutto l’arco alpino il pericolo valanghe era segnalato dal servizio Meteomont dei Carabinieri forestali di livello 3 su una scala di 5. Lo stesso grado di allarme è previsto anche per oggi, eccetto per le Alpi carniche orientali, dove è scattata l’allerta massima di livello 5. C’è apprensione nelle Dolomiti per gli sciatori che, per la chiusura dovuta al Covid degli impianti di risalita — riapriranno il 18 gennaio — si stanno dedicando allo scialpinismo senza la necessaria preparazione, in particolare per quanto riguarda il pericolo di valanghe e la conoscenza di percorsi spesso non alla portata di sciatori occasionali.
Secondo gli esperti la bufera Filomena non colpirà l’Italia. «Da martedì arriveranno masse d’aria artiche dalla Russia che faranno scendere le temperature con punte di -5 a Milano e Torino e sotto lo zero anche a Roma», spiega Mattia Gussoni, tecnico meteorologo di IlMeteo.it. «Sicilia e Calabria, invece, risentono di correnti calde africane: a Palermo ieri c’erano più di 20 gradi e anche nei prossimi giorni saranno favorite da temperature primaverili. Invece oggi e domani ci saranno piogge sulle regioni centrali con neve sugli Appennini a partire dai 500 metri di quota sui versanti adriatici».