Fedele ricostruzione di un’epoca: così si seduce il pubblico dei period drama
Iperiod drama costituiscono ormai un ragguardevole filone narrativo, soprattutto in UK. La declinazione più assidua di questo genere resta la trasposizione dei grandi classici della letteratura, a partire, non solo idealmente, dai romanzi di Jane Austen. In cosa consiste il fascino del period drama? La prima emozione che si prova è certamente dovuta all’enfasi suscitata dalla fedele ricostruzione di un’epoca, con i suoi cliché e le sue convenzioni. Il clima di un periodo storico, dalle grandi questioni politiche alle minuzie della vita di tutti i giorni, misura figurativamente la distanza dal tempo in cui viviamo e può suscitare sentimenti diversi, dalla nostalgia al compianto. Nella maggior parte dei casi troviamo un’attenzione ai dettagli (abiti e scenografie), una cura nel rappresentare non solo usi e costumi e la mentalità dell’epoca ma anche un affascinante minuetto fra libertà individuali e rigide regole sociali. Queste grandi costruzioni formali si presentano, visivamente e ideologicamente, come il luogo dell’ordine e dell’armonia in cui irrompe la complessità dell’esistenza: i grandi temi della vita. Il sontuoso edificio comincia a mostrare crepe, gli abiti nascondono qualcosa che fatichiamo a intravedere perché, intanto, il dolore, il caso, l’incoerenza hanno bussato alla porta delle belle case. Per esempio, Downton Abbey ci viene incontro come un imponente maniero che respira, desidera, abbandonato alle sue cerimonie, ai suoi capricci, ai suoi rancori, finché tutte le storie si sciolgono nelle regole del gioco. Nel period drama, ideologia e struttura narrativa si incontrano in una fusione perfetta. La forma dell’ordine nasce dall’unità nella ripetizione, dalla stabilità dei significati acquisiti. Dietro il realismo, resiste un fondo lievemente estatico.