L’Inter riparte dal solito Lukaku Conte: «Cosa voglio? Il risultato»
Iniziano le sfide decisive, il tecnico riabbraccia il suo centravanti e rilancia Vidal
Ritrovato Lukaku, l’Inter deve ritrovare la vittoria dopo la sanguinosa, soprattutto per la classifica, sconfitta con la Samp. L’assenza del centravanti belga a Genova ha fatto sbandare i nerazzurri, costringendoli a interrompere una striscia di otto vittorie. Fallita la prova del nove, oggi all’Olimpico va in scena la sfida dei numeri 9: Lukaku contro Dzeko. I due dovevano diventare compagni di squadra due estati fa, non se ne fece nulla per una differenza di una decina di milioni. Senza il suo totem titolare l’Inter ha vinto una sola volta su quattro in campionato, ma con lui in campo dall’inizio ha raccolto dieci successi, un pari e la sola sconfitta nel derby. I numeri non mentono, Lukaku trasforma la squadra di Conte, nel gioco e nei risultati.
In una settimana ricca di fibrillazioni societarie e segnata da una sconfitta inattesa, l’Inter cerca di isolarsi per approcciare al meglio un trittico decisivo. La Roma è il primo snodo, i nerazzurri sulla loro strada incroceranno poi la Fiorentina in Coppa Italia e la Juventus. Tre esami di maturità, potranno dire davvero dove può arrivare l’Inter. «Quando giochi con squadre così misuri la tua forza e le tue ambizioni con i fatti, non con le parole», sottolinea Conte.
Negli scontri diretti, e quello con la Roma staccata di 3 punti lo è, i nerazzurri hanno sempre faticato e pure i giallorossi non hanno fatto granché, usciti stritolati con Napoli e Atalanta. In una classifica corta, non è concesso lasciare punti per strada. «Alla fine il risultato è alla base di tutto, influenza i giudizi. In questo momento io voglio vedere il risultato». C’è bisogno di correre, senza farsi distrarre dalle voci attorno alla proprietà. «Non entro in questo discorso, è delicato. Lo facciano altri, se vogliono». Conte sceglie la diplomazia, è netto invece sul mercato: « Sapete bene cosa ho detto in passato. Non ci saranno entrate, non ci saranno uscite». Inutile pensare a investimenti di rafforzamento, al massimo potranno esserci aggiustamenti minimi negli ultimi giorni di mercato.
Un aggiustamento lo deve trovare Vidal, oggi titolare dopo essere finito in panchina con la Samp e aver incassato le critiche di Conte per la brutta prova contro il Crotone. «A volte uso la carota e a volte ci può stare anche il bastone. Ma sempre perché io voglio bene al calciatore. Arturo mi conosce benissimo: se c’è qualcosa che non mi è piaciuta non giro la testa e faccio finta di niente». Il cileno deve rialzarsi, l’Inter pure. La corsa scudetto è una lunga volata, cadere non è più permesso.
Quando giochi contro squadre così misuri forza e ambizioni con i fatti e non con le parole. Il mercato? Non faremo nulla
Non possiamo pensare oltre la sfida con l’Inter, ma questa partita arriva in un buon momento: siamo motivati e in fiducia