La chiamata di Gattuso in cerca della svolta
Tra Udinese e Napoli è difficile stabilire chi stia peggio, contano rispettivamente tre e quattro punti nelle ultime cinque giornate. La gara di oggi alla Dacia Arena sarà giocata sul filo dei nervi e da parte di entrambe le squadre con l’esigenza assoluta di un risultato positivo. La posta in gioco è altissima per gli uomini di Gattuso, reduci dalla sconfitta-beffa contro lo Spezia e dagli ultimi quattro giorni vissuti fra le polemiche per il ruolino di marcia deludente e la rabbia dell’allenatore che, senza mezze misure, ha imputato ai giocatori mancanza di personalità. La vetta è molto lontana, per quanto il Napoli dovrà recuperare la gara con la Juventus. Invertire la rotta diventa necessario per arginare lo spettro di una crisi profonda: il club, partito con ambizioni di vertice, si ritrova con cinque sconfitte in quindici partite. L’allenatore, che ieri ha festeggiato il suo 43° compleanno, ha utilizzato le maniere forti per richiamare tutti all’ordine, la verifica del campo dirà se sia o meno riuscito ad imprimere una scossa anche mentale. Nella lista dei convocati sono riapparsi i nomi di Koulibaly, Mertens e Demme recuperati dagli infortuni ma in ogni caso non pronti dal primo minuto. Gattuso cerca di responsabilizzare tutto il gruppo, ma in campo torna ad affidarsi al centravanti di peso. Sarà infatti Petagna a guidare l’attacco tra gli esterni Lozano e Insigne. Novità in difesa dove fa l’esordio da titolare Rrhamani (finora soltanto tre minuti nella partita contro il Cagliari) in coppia con Manolas. Gotti non esclude qualche variante tattica e si affida al turn over per le assenze di Okaka, Pussetto e Forestieri (Deulofeu ha lavorato a parte). L’idea è quella di approfittare del momento difficile del Napoli dopo la sconfitta «estrema» contro lo Spezia. «Cercheremo di andare a toccare tutti i loro nervi scoperti, consapevoli dei nostri limiti ma sfruttando al massimo tutte le energie che abbiamo», ha detto il tecnico dei friulani.