«Rilanciamo con le consegne»
Al pari dei Navigli e Porta Venezia, il quartiere Isola è da molti anni nel gotha delle zone notturne milanesi. Ristoranti e locali sono cresciuti in modo esponenziale fino al lockdown dell’anno scorso. Poi è cominciato lo zigzag fra chiusure e aperture. A 28 anni, Nicolò Tazzi è chef e direttore di Angolo Milano e nel suo doppio ruolo ha ideato nuove strategie per la trattoria che prima del Covid ospitava concerti jazz: «Ci siamo ridimensionati, perfezionando l’asporto con una linea vegana e curando come non mai i social. Certamente ci stiamo muovendo in un contesto non facile; un ristorante che prepara piatti della tradizione fatica a tenere il passo con le spese contando solo sul take away». Rilanciare gli sembra l’unica strada: «Sto ideando una linea di piatti fusion, ci siamo organizzati per le consegne con un furgone e restiamo aperti 7/7». Angolo Milano esiste da 12 anni fa e ha seguito le fortune del quartiere. Nonostante la buona volontà, ora le preoccupazioni sono pesanti: «Siamo già in una situazione molto delicata, di certo il nostro settore non può resistere come sistema ancora a lungo: dietro a ogni ristorante c’è un’intera filiera che va in crisi, a cominciare dai dipendenti».
Sto ideando una linea di piatti fusion e ci siamo attrezzati con un furgone. Restiamo aperti sette giorni su sette