«Sgravi fiscali, riforma ineludibile»
Ruffini: il modello tedesco non disincentiva il lavoro, nuovo sistema di prelievo per partite Iva
Svuotare il «magazzino» dalle cartelle esattoriali più vecchie e inesigibili. Lo ha suggerito il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Ruffini, nell’audizione alle commissioni Finanze e Bilancio di Camera e Senato, che hanno avviato un ciclo di riunioni legate alla riforma del fisco che il governo ha messo in programma per quest’anno. Prima di Ruffini è stato sentito per la Banca d’Italia, Giacomo Ricotti, Capo del
Servizio Assistenza e consulenza fiscale, che ha proposto di spostare il carico fiscale dai fattori della produzione, capitale e soprattutto lavoro, al consumo e ai patrimoni, in particolare realizzando la riforma del catasto. Qualunque sarà la riforma che il governo sceglierà, essa dovrà essere «operativamente semplice e trasparente», dice Ruffini. Sul tavolo diverse ipotesi: dalla revisione delle aliquote e degli scaglioni Irpef al sistema tedesco di aliquota continua, che non disincentiva il lavoro, ha osservato Ruffini. Tutte sono fattibili, è stato spiegato, purché si tenga conto delle attuali storture: non solo l’eccesso di norme, ma la giungla di tax expenditure. Ruffini ha insistito anche sulla sua proposta di «tassazione per cassa» per le partite Iva, che permetterebbe di superare il sistema di saldi e acconti per andare a un prelievo commisurato all’effettiva differenza
Audizioni
● Le commissioni Finanze e Bilancio di Camera e Senato hanno avviato un ciclo di audizioni sulla riforma del fisco annunciata dal governo. tra incassi e spese: «Non ci sono impedimenti tecnici». In attesa che il dibattito sulla riforma entri nel vivo, il governo si appresta a varare un nuovo decreto Ristori dopo che il Parlamento avrà autorizzato uno scostamento di bilancio di circa 25 miliardi. La viceministra dell’Economia, Laura Castelli, annuncia una nuova «rottamazione» e un nuovo «saldo e stralcio».