Rossoneri col Toro Pioli: ci crediamo La chance di Tonali
Niente calcoli e turnover al minimo. Un po’ perché l’emergenza assenze resta da bollino rosso e quindi non c’è poi molto da inventarsi, ma soprattutto perché il nuovo Milan ha dimostrato di saper giocare solo per vincere, indipendentemente dalla competizione, dal palcoscenico, dall’avversario. Non c’era retorica ma solo la sacrosanta verità nelle parole pronunciate ieri da Stefano Pioli alla vigilia dell’ottavo di finale in gara secca col Toro di stasera a San Siro: «Noi per mentalità e voglia di fare cerchiamo di vincere ogni singola partita». È la nuova, vincente, mentalità rossonera. La gestione della lunghissima assenza di Ibrahimovic ne é stata la prova più evidente: con lui o senza di lui la squadra non ha mai cambiato modo di giocare, approcciando ogni sfida con in testa solo i tre punti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il Diavolo prima era e primo è rimasto.
La Coppa Italia non è un obiettivo secondario. Vale il discorso dell’Europa League: si dà spazio a chi ha giocato meno, ma la missione è andare avanti il più possibile. Senza calcoli, senza doppie strategie. L’indicazione arriva dall’alto, vale a dire da Elliott, la proprietà. «Vogliamo arrivare fino in fondo» ha detto chiaro e tondo Pioli, che intravede la possibilità di un suggestivo derby di Coppa: se il Milan passa, ai quarti incontra la vincente di Inter-Fiorentina che si gioca domani.
Come nel 2-0 di tre giorni fa, davanti giocherà ancora Leao insieme agli altri due ragazzi del ’99, Diaz e Hauge, con Ibra che entrerà nella ripresa in modo da mettere minuti nel motore in vista della trasferta di Cagliari di lunedì prossimo. A giocarsi una preziosa chance sarà Tonali, che ha ancora un paio di partite per mettere in mostra il proprio talento prima del rientro del titolare Bennacer. È stato il grande colpo dell’estate rossonera e non solo, per lui è stato imbastito un investimento da quasi 35 milioni, ma fin qui non ha ancora convinto fino in fondo. L’ingenua ed evitabilissima espulsione di Benevento è stata una mazzata, ma il ragazzo ha saputo rialzare subito la testa: contro il Toro ha fatto vedere a tratti quella regia brillantissima che aveva stregato mezza Europa. Da lui Pioli pretende però più personalità, più rapidità, più intraprendenza. I colpi ci sono, la testa anche: ora sta a lui uscire dall’ombra.
Per gestire il triplice fronte campionato-Europa LeagueCoppa Italia servirà qualcosa dal mercato: per la difesa, dopo l’ufficialità di Duarte in prestito al Basaksehir, in pole c’è sempre Simakan. A centrocampo piace Meité del Toro, mentre fra oggi e domani ci sarà l’incontro con Calhanoglu per il rinnovo. Sul turco, cauto ottimismo.