Corriere della Sera

Milan Provate a prenderlo

Lo scudetto doveva essere una questione tra Juve e Inter ma Pioli continua a comandare e a giocare meglio di tutti Il campionato Tante squadre in pochi punti e una sola certezza: la capolista

- Luca Valdiserri

Stiamo confondend­o un campionato combattuto con un bel campionato? E lo stress è giocare ogni tre giorni o la mancanza di coraggio? Come ha scritto Mario Sconcerti «il Milan continua a sembrare la squadra più vera anche con i panni impoveriti che sta vestendo». Pioli, lavoro sopraffino, ha superato l’assenza di Ibrahimovi­c, che era cannoniere e leader. Forse l’anti-Milan è il Milan stesso, se non terrà la barra dritta verso un sogno che sembrava impossibil­e ma non lo è più. Ma, cercandone una per forza, chi è la vera sfidante della capolista, in vetta con 40 punti?

INTER (37 punti) Pro: la rosa, ampia e qualitativ­a, è stata rafforzata da Hakimi, un difensore da 6 gol in 17 partite; Lukaku e Lautaro formano

la miglior coppia d’attacco del campionato; non avrà partite infrasetti­manali nelle coppe europee. Contro: il malumore di Conte non aiuta la società in un momento di difficoltà economica planetaria; Eriksen e Kolarov sono più incomprens­ibili che incompresi; il Milan così in alto spaventa: arrivare dietro alla Juve era logico, dietro ai rossoneri sarebbe un fallimento. È l’antiMilan al: 35%.

ROMA (34 punti) Pro: di Mkhitaryan (8 gol e 8 assist) si parla poco ma è un campione; la silenziosa famiglia Friedkin è un antidoto al fiume di parole della Capitale; in primavera spera di giocare un jolly: Zaniolo. Contro: è la peggiore del lotto nei dei big match; Dzeko resta forte ma è in fase calante; l’obiettivo è tornare in Champions e Fonseca non sogna. È l’anti-Milan al: 10%. JUVENTUS (33 punti, una partita da recuperare contro il Napoli) Pro: nove scudetti consecutiv­i creano una mentalità titanica; nessuno ha tanta ricchezza in panchina; nessuno ha una dirigenza così rodata. Contro: Cristiano Ronaldo è meno extraterre­stre e Dybala mancherà per un mese;

Pirlo ha poca esperienza e si impara sbagliando; manca un centrocamp­ista nettamente superiore alla media. È l’anti-Milan al: 35%.

NAPOLI (31 punti, una partita da recuperare contro la Juve). Pro: sembrava fuori dai giri ma, grazie al gol al 90’ di Bakayoko a Udine, è potenzialm­ente a -6 dal Milan; i recuperi di Osimhen e Mertens aumenteran­no la forza dell’attacco; ha pedine di scambio per alimentare il mercato di riparazion­e. Contro: il casoMilik è stato gestito in stile harakiri; i punti persi in casa contro Torino e Spezia non li ridarà nessuno; la difesa doveva essere un punto di forza e non lo è. È l’anti-Milan al: 5%.

ATALANTA (31 punti, una partita da recuperare contro l’Udinese). Pro: la gestione del caso-Papu è stata perfetta; è l’unica squadra ad avere ancora due scontri diretti contro il Milan; è tornata a giocare il miglior calcio in Italia. Contro: la Champions è costata punti e affrontare il Real Madrid può essere una magnifica distrazion­e; è difficile giocare altri cinque mesi a cento all’ora; non ha un campioniss­imo che vince da solo le partite. È l’anti-Milan al: 15%,

Dybala stop

Domenica a San Siro lo scontro tra Conte e Pirlo che per un mese non avrà Dybala

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