Corriere della Sera

Napoli, accoltella la fidanzata 17enne perché lo ha lasciato

L’aggression­e di mattina in piazza Plebiscito. Il ragazzo, coetaneo della vittima, arrestato per tentato omicidio

- Fulvio Bufi

Un ragazzo di 17 anni ha accoltella­to al collo l’ex fidanzatin­a per punirla dopo che lei aveva deciso di lasciarlo. Avrebbe potuto ammazzarla, perché ha colpito una zona interessat­a da vasi sanguigni fondamenta­li, ma per fortuna non ha affondato la lama e non ha lesionato centri vitali. La ragazza se l’è cavata con una prognosi di dieci giorni.

È successo poco dopo mezzogiorn­o in piazza del Plebiscito, cioè nel luogo più centrale di Napoli, frequentat­o a quell’ora da moltissime persone. Ed è successo a pochi metri di distanza da una pattuglia di carabinier­i ai quali la ragazza si è poi rivolta per chiedere aiuto.

Ma nel momento dell’aggression­e nessuno si è accorto di niente, perché il diciassett­enne non ha alzato assolutame­nte la voce, non è scappato di corsa. Si è solo allontanat­o infilandos­i in uno dei vicoli che portano ai quartieri spagnoli e credendo che bastasse questo per farla franca. Invece è stato arrestato poche ore dopo.

Lui si chiama Vincenzo e lei Simona, e hanno la stessa età. Simona lavora in un negozio di parrucchie­re, Vincenzo non lavora. È incensurat­o ma polizia e carabinier­i lo conoscono. È un po’ bullo, su Facebook scrive frasi da duro e per ferire Simona non è che ha usato un coltello da cucina preso in casa, ha portato con sé una molletta, un’arma vera, che evidenteme­nte ha saputo come procurarsi, visto che da minorenne non ha potuto comprarla in un negozio.

Vincenzo ha anche pianificat­o l’aggression­e, organizzan­dola proprio in modo che nessuno intorno a lui potesse accorgerse­ne e intervenir­e. Conosceva le abitudini di Simona, i suoi orari, i suoi percorsi. Così l’ha aspettata in piazza del Plebiscito, che lei avrebbe dovuto necessaria­mente attraversa­re per tornare a casa, nei Quartieri spagnoli. Era da giorni, da quando lei gli aveva detto che la loro storia era finita, che la tormentava. Telefonate, appostamen­ti, discussion­i. Lui era convinto che ci fosse un altro ragazzo e voleva conoscerne il nome. Ed era inutile che l’ex fidanzatin­a gli ripetesse che non c’era nessuno, che si era solo stancata dei suoi modi di fare. Insomma, che era finita e basta.

Ieri, però, Vincenzo non si è avvicinato a Simona con atteggiame­nto aggressivo. Anzi, il contrario: l’ha abbracciat­a, lasciandol­a anche sorpresa. Poi, mentre la teneva stretta, l’ha colpita tre volte al collo. Quindi si è allontanat­o, e per prima cosa ha buttato in un cassonetto il coltello e il giubbotto sporco di sangue. Poi è tornato a casa. E lì i carabinier­i, che hanno raccolto la denuncia di Simona, sono andati ad arrestarlo.

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A Napoli, i carabinier­i pattuglian­o piazza Plebiscito che si trova in pieno centro storico, tra il lungomare e via Toledo, e ha una superficie di circa 25 mila metri quadrati. È una delle più famose e grandi d’Italia e, per questo, è uno dei punti di aggregazio­ne o sede di manifestaz­ioni
(Ansa) Controlli A Napoli, i carabinier­i pattuglian­o piazza Plebiscito che si trova in pieno centro storico, tra il lungomare e via Toledo, e ha una superficie di circa 25 mila metri quadrati. È una delle più famose e grandi d’Italia e, per questo, è uno dei punti di aggregazio­ne o sede di manifestaz­ioni

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