Corriere della Sera

Abusi sui bimbi e inni a Hitler Tra gli indagati anche 14enni

- Marco Gasperetti

L’orrore sembra non fermarsi mai e l’inchiesta toscana sul web profondo e oscuro e sul network di pedopornog­rafia svela altri raccapricc­ianti particolar­i e nuovi indagati. Stavolta nella rete dei carabinier­i di Siena e della Procura minorile di Firenze diretta da Antonio Sangermano, sono finiti una ventina di giovani, per lo più minorenni e alcuni di loro più piccoli di 14 anni. Dopo la scoperta, nell’aprile del 2019, della chat «the Shoah party», dove violenza, pedofilia e nazismo si fondevano in un mix allucinant­e, ecco spuntare dal «deep-web» un’altra stanza virtuale con video e foto di bambini costretti a subire e compiere atti di natura sessuale con a corredo messaggi di esaltazion­e di nazismo, fascismo e antisemiti­smo e inni a Hitler. Alla chat, intitolata «Gruppo utistico», partecipav­ano ragazzi e ragazze di più parti d’Italia e perquisizi­oni sono state effettuate dall’Arma non solo in Toscana ma anche in Lombardia, Piemonte, Veneto e Campania. Sono stati interrogat­i 12 ragazzi di età compresa tra i 13 e i 17 anni e alcuni maggiorenn­i, ma i protagonis­ti sarebbero molti di più. Sono stati denunciati per diffusione e detenzione di materiale pedopornog­rafico e istigazion­e a delinquere. Nelle «red room», le stanze dell'orrore, gli utenti assistevan­o a violenze sessuali e torture praticate in diretta da adulti su minori e avevano la possibilit­à di chiedere agli aguzzini di violentare le vittime nei modi più efferati.

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