Gladiatori e «Minecraft», le novità del Mann
Il Museo archeologico nazionale di Napoli
Una mostra sui gladiatori prevista per primavera, con ricostruzioni virtuali delle pitture scomparse dell’anfiteatro di Pompei o delle antiche armature. Una piattaforma per visitare il museo da casa, ma con una guida reale in remoto. E, ancora, il secondo capitolo (il primo ha avuto 5 milioni di download) di un videogioco e lo sbarco sul seguitissimo Minecraft, frequentato ogni mese da 130 milioni di utenti. Sono alcune delle novità 2021 del Mann, il Museo archeologico nazionale di Napoli, raccolta fra le più importanti al mondo sull’arte antica: statue, affreschi, mosaici, provenienti in gran parte dai siti archeologici della Campania, Pompei in testa. Spiega il direttore Paolo Giulierini: «La rivoluzione digitale del Mann è iniziata da tempo, quando abbiamo deciso di veicolare i contenuti e il messaggio del museo sotto diversi tipi di linguaggi: videogiochi, fumetti, videomapping, piattaforme digitali».
Così, dal prossimo 8 marzo, quando è prevista l’inaugurazione della grande mostra I gladiatori, il museo ospiterà una serie di ricostruzioni digitali. Il fronte del videogioco è uno di quelli che vede il museo più attivo. A maggio arriva infatti la seconda puntata di Father and Son, lanciato già nel 2017 con l’associazione TuoMuseo e Fabio Viola, fra i maggiori esperti italiani in questo campo. Il gioco, scaricabile per meno di un euro, sarà per il museo anche una forma innovativa di autofinanziamento. Il Mann sbarca, come detto, anche su Minecraft: il progetto si chiama MannCraft e prevede una ricostruzione fedele del museo e laboratori per le scuole. Particolare attenzione a ciechi e ipovedenti la avrà poi Fuga dal museo, audiogioco per l’assistente vocale Alexa. Il Mann rinnova anche gli spazi fisici: il nuovo atrio sarà un luogo di incontro, accessibile anche senza biglietto e con un sistema di intelligenza artificiale a regolare gli accessi.