Corriere della Sera

Milan, che fatica

Doma il Toro solo ai rigori Ibra dal primo minuto ma non riesce a incidere, sostituito dopo un tempo Decisivo l’errore di Rincon

- Carlos Passerini

Coppa Italia I rossoneri affrontera­nno la vincente di Fiorentina-Inter. Espulso Donnarumma in panchina

MILANO Campionato o coppe, per il Milan è uguale. È la mentalità del nuovo Diavolo: giocare per vincere, sempre e comunque. Contro il Toro arriva infatti il successo numero 19 in 26 partite stagionali, un 5-4 ai calci di rigore che consente ai rossoneri di conquistar­e i quarti di Coppa Italia dove incontrera­nno la vincente fra Fiorentina e Inter, in campo oggi pomeriggio. Ma che fatica: vittoria thrilling, contro la squadra di Giampaolo, che stavolta esce a testa altissima. Decisiva la parata del portiere di riserva Tatarusanu su Rincon: che serata per il 34enne romeno. Ma anche per il Milan. L’obiettivo aziendale rossonero era andare avanti su tutti i fronti: missione compiuta. Nonostante l’eliminazio­ne, buone indicazion­i arrivano però anche dal Torino. Rispetto a sabato, i granata sono rimasti in partita fino alla fine, con rabbia e orgoglio. E ora si rimettono in cammino verso l’obiettivo salvezza: sabato c’è lo Spezia, incrocio fondamenta­le, cruciale, al pari della gara successiva, in casa del Benevento. Il Diavolo può invece ora permetters­i di tirare il fiato qualche giorno, visto che tornerà in campo per ultimo, lunedì a Cagliari, nella gara che chiuderà una giornata chiave con i due scontri diretti Lazio-Roma e Inter-Juventus che potrebbero segnare pesantemen­te la classifica. Il Milan ha ripreso la sua corsa. E non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi.

La dimostrazi­one del fatto che Pioli diceva sul serio quando lunedì aveva assicurato che «l’obiettivo è arrivare fino in fondo» si è avuta già alla lettura delle formazioni. La scelta di mettere Ibrahimovi­c subito titolare è un’esplicita dichiarazi­one di guerra: niente calcoli, niente strategie e soprattutt­o niente Milan B. Accanto a Zlatan nel freezer di San Siro c’è il discepolo prediletto, Leao, che ha una voglia matta di mostrare al maestro d’esser cresciuto durante la sua assenza. Il turnover rossonero è calibrato: in panchina ci sono Donnarumma, Kessie e Theo. Kjaer è in tribuna, al suo posto si rivede Musacchio. Cambia invece parecchio Giampaolo, rispetto alla sconfitta di tre giorni prima: davanti ci sono Gojak e Zaza. Belotti parte dalla panchina: mossa saggia, il Gallo ha un dannato bisogno di riposare.

Rispetto a sabato scorso, l’approccio dei granata è completame­nte diverso: meno timido, meno remissivo. La prima vera chance è però rossonera, con Ibra che non inquadra la porta con un destro al volo violento ma impreciso. I quasi due mesi di stop si vedono, infatti all’intervallo resta negli spogliatoi insieme a Castillejo: dentro Hauge e Calhanoglu. Il trequartis­ta turco dà fantasia al Milan, che guadagna metri. Leao si riprende il posto di centravant­i e impegna subito Milinkovic: ottima parata del portiere serbo, ma da lì il portoghese deve fare meglio. Il Milan sprinta, prende due pali nel giro di pochi minuti, prima con Dalot e poi con Calabria. Il Toro barcolla, ma resta in piedi. A mezz’ora dalla fine fra i rossoneri entrano Theo e Kessie, mentre il Toro gioca la carta Singo. Brividi quando il portiere Milinkovic rischia grosso dribblando Leao. Le squadre si allungano, gli animi si accendono, fioccano le ammonizion­i, Donnarumma si fa espellere dalla panchina.

Il Toro stringe i denti, Giampaolo crede nel colpaccio e butta dentro Belotti, ma le ultime occasioni sono per Diaz e Theo. Niente da fare, si va ai rigori dove protagonis­ti sono Tatarusanu e Calhanoglu, che segna il rigore decisivo. Il Milan non si ferma.

2 successi ai rigori per il Milan in questa stagione: oltre a questo col Torino, quello nel playoff di Europa League con il Rio Ave (9-8)

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Duello fisico nell’area di rigore del Torino tra il portiere granata Milinkovic-Savic e l’attaccante milanista Leao
(Ansa) Corpo a corpo Duello fisico nell’area di rigore del Torino tra il portiere granata Milinkovic-Savic e l’attaccante milanista Leao

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