Gattuso inizia con l’Empoli la difesa del titolo
La Coppa Italia è un punto d’orgoglio per Rino Gattuso: l’ha vinta a giugno (e oggi ricomincia il torneo dagli ottavi contro l’Empoli) e si è regalato la sfida per un altro trofeo, la Supercoppa (il 20 a Reggio Emilia contro la Juventus). Tutto in otto giorni, e servirà anche per allentare la pressione, diradare veleni e polemiche sui risultati altalenanti del Napoli in campionato e sul consiglio pubblico dell’allenatore, evidentemente poco gradito, di «non dare retta ai social». A Reggio Emila, invece, martedì prossimo la «prima» tra Juventus e Napoli (dopo quella di campionato mai giocata, persa a tavolino dai partenopei e poi riassegnata al campo dal Coni). Il presidente Aurelio De Laurentiis, forte della vittoria davanti al Collegio di Garanzia, aveva provato a far rinviare anche la Supercoppa, con una richiesta ufficiale in riunione di Lega dieci giorni fa, ma subito rispedita al mittente: complicato individuare una nuova data per l’incombenza delle finali europee. L’ad della serie A Luigi De Siervo ha fatto chiarezza: «Quella di De Laurentiis era una provocazione. È stato soltanto un fuoco di paglia. Il calendario e il campionato sono cose sacre, impegni che vanno rispettati». La proposta del presidente del Napoli era di rimandare la gara a fine maggio, a campionato già chiuso. Motivandola con la prospettiva di giocare una partita in condizioni di normalità, con i tifosi allo stadio e garantendo maggiori introiti ai due club. Inoltre, la sede della gara, Reggio Emilia, è considerata pericolosa dal Napoli per l’alto numero dei contagi Covid. Si gioca invece. E si comincia oggi in Coppa Italia allo stadio Maradona: la squadra di Gattuso prova ad imporre la legge di casa contro l’Empoli da detentrice del titolo.