Corriere della Sera

Capitale 2022 della cultura In gara 10 città oggi e domani

- Peppe Aquaro

Oggi e domani. Una maratona no-stop dalle 9 alle 17 , per cinque città al giorno: dieci in tutto. Da ascoltare, in diretta streaming sul sito del Mibact, ciascuno per un’ora circa. Alla fine dei due giorni, la commission­e giudicante, presieduta da Stefano Baia Curioni, docente di Storia economica all’università Bocconi di Milano, farà il punto della situazione e consegnerà il 18 gennaio al ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschi­ni, il nome della città Capitale italiana della cultura 2022.

Eccole le città finaliste e che sperano nel premio da un milione di euro: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. Cinque città di mare: una di lago, due realtà le cui origini risalgono agli Etruschi, L’Aquila, come simbolo di rinascita contro le calamità naturali, e un’area territoria­le collinare, centro di gravità permanente del Prosecco.

È il Grand Tour italiano delle città che sognano, ma con i piedi per terra: non c’è un dossier dove non si parli di modelli innovativi di governance, dei porti come luoghi di conoscenza e scoperta o di dinamiche relazional­i. Sì, ma la cultura dov’è? Può arrivare da Taranto, pronta a scommetter­e, anche con la presenza dell’acciaieria più grande d’Europa, sulla sua «Cultura che cambia il clima», mentre, l’altra pugliese candidata, Bari, neo alleata in caso di vittoria dell’una o dell’altra, sa bene che la «Cultura vien dal mare».

Ma questa finale è anche la sfida tra Davide e Golia, tra città piccolissi­me e realtà metropolit­ane.

Intanto, Parma, dopo l’emergenza sanitaria del 2020, è stata riconferma­ta per l’anno appena iniziato, capitale italiana della cultura.

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