Tarme della farina, gli insetti che diventano uno snack
L’Autorità per la sicurezza alimentare approva il loro utilizzo come cibo o ingrediente per altri prodotti
Primo via libera all’uso degli insetti in tavola dall’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ieri ha pubblicato la prima valutazione completa sul tema. Si tratta di un parere sulla sicurezza delle tarme della farina essiccate, scientificamente Tenebrio molitor larva. Sono state sottoposte da un’azienda francese all’Efsa come centinaia di altri nuovi alimenti (dalle alghe ai prodotti erboristici) che, dal 2018, devono passare dall’Europa prima di essere messi in commercio.
Le conclusioni? Le larvette gialle sono sicure, sia mangiate come snack sia per produrre altri alimenti, a patto che vengano conservate correttamente e vengano limitati eventuali contaminanti nei loro mangimi. Attenzione, scrivono gli esperti, alle possibili reazioni in chi è allergico a crostacei e acari per la polvere.
Il parere scientifico positivo non significa che la Tenebrio molitor larva (ricca di proteine, grassi e fibre, dice il report) arriverà automaticamente nei supermercati. Sulla base del documento, Commissione europea e stati membri prenderanno la loro decisione sulla commercializzazione entro sette mesi. Sarebbe, in quel caso, la prima autorizzazione europea: i pochi prodotti a base di insetti che si trovano in Europa, per esempio in Belgio, hanno ricevuto l’ok solo a livello nazionale. Tra le 156 richieste di valutazione di nuovi alimenti arrivate all’Efsa, una quindicina riguarda gli insetti commestibili. Ambito che richiede, spiegano gli esperti, una buona dose di cautela. «Gli insetti sono organismi complessi, e ciò rende problematica la caratterizzazione della composizione dei prodotti alimentari da essi derivati», ha dichiarato Ermolaos Ververis, chimico dell’Efsa che ha coordinato il parere sui vermi gialli della farina. «Comprenderne la microbiologia è di fondamentale importanza, considerato anche che si consuma l’insetto intero».