Generali, il piano Donnet per il riassetto al vertice
L’ipotesi di riorganizzare le prime linee del gruppo del Leone
Philippe Donnet, group ceo di Generali, sta preparando una riorganizzazione del vertice del gruppo assicurativo. L’indiscrezione è stata diffusa da «Bloomberg» e Trieste non commenta sul tema. Sempre secondo Bloomberg la riorganizzazione potrebbe anche riguardare il numero due della compagnia, il general manager Frédéric de Courtois, e il cio Timoty Ryan. Donnet potrebbe presentare la proposta al consiglio entro le prossime settimane.
Obiettivo del group ceo sarebbe accelerare sui punti cardini del piano al 2021 anche in relazione alla situazione economica italiana e globale, che la pandemia rende particolarmente complessa. Non si tratterebbe di cambiare target e linee guida del business plan, aggiornati di recente e presentati al mercato nell’investor day del 18 novembre bensì, di fronte a uno scenario che si è reso ancora più difficile, di assicurare il raggiungimento degli obiettivi nell’ultimo anno di piano. Il programma del ceo prevede un focus sul settore assicurativo e sui mercati europei, una forte digitalizzazione del gruppo e il rafforzamento nell’asset management.
L’indiscrezione di «Bloomberg» arriva anche dopo che in Francia si sono diffuse voci di una possibile uscita di De Courtois, nominato general manager nel luglio 2018, in seguito a proposte di mercato per una posizione di numero uno in un gruppo a internazionale. E rumor su offerte sono circolati anche a proposito di Ryan, che si è dedicato in Generali alla strategia multiboutique per crescere nella gestione di risparmi.
L’incrocio delle indicazioni sulla rivisitazione del top management voluta da Donnet e delle voci sui due esponenti della squadra di vertice, in entrambi i casi chiamati a Trieste dal group ceo e in particolare le notizie relative al numero due, rende complessa la lettura del passaggio riorganizzativo imminente. Per Generali questo è un periodo che segue e prepara cambiamenti importanti. Donnet conclude il suo mandato al termine del piano, quindi a fine di quest’anno, e il board verrà rinnovato nella primavera 2022. Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone si sono rafforzati nell’azionariato salendo entrambi intorno al 5%, e Del Vecchio è oggi il primo azionista con circa il 12% di Mediobanca (aumentabile al 20%), a sua volta primo socio a Trieste con il 13% circa. Logico perciò che circolino letture diverse. Per il momento ci sono solo le indiscrezioni, che restano senza commenti ufficiali.