Corriere della Sera

Tecla Insolia, la cantante-attrice che avrà il volto di Nada

- Alessio Lana

«Da bambina non volevo cantare. Ai saggi della scuola di canto, quando avevo 5/6 anni, non volevo salire sul palco, mi vergognavo». La confession­e di Tecla Insolia arriva durante una pausa dalla didattica a distanza. La cantante (esce domani «L’urlo di Munch») e attrice ha 17 anni ed è stata arruolata per La bambina che non voleva cantare, film tv che racconta, romanzando­la, la storia di Nada.

Sono due «bambine» unite dallo stesso destino, Nada e Tecla. Entrambe toscane, entrambe sbarcate nella musica giovanissi­me, entrambe controvogl­ia. Nada esordì sul palco di Sanremo a soli 15 anni con «Ma che freddo fa», spinta dalla madre che voleva far sentire all’Italia quella sua voce così potente e peculiare. Un’esperienza che ha raccontato nel libro Il mio cuore umano, da cui è stato tratto il film. A interpreta­re la cantante da giovane c’è appunto Insolia, vincitrice di Sanremo Young nel 2019, a 15 anni, e seconda classifica­ta tra le Nuove proposte nel 2020. «Da piccola il palco mi metteva paura, lo evitavo. Anche oggi mi vergogno ma cerco di affrontare le mie paure».

Come per tanti esordienti,

Nada è stata un punto di riferiment­o. «“Ma che freddo fa” e “Amore disperato” sono canzoni che resteranno nella storia». La Nada romanzata però è un personaggi­o difficile, chiuso in un paesino, con una madre depressa, le lezioni di canto prese controvogl­ia e quel nome nato dalla profezia di una zingara. «Se l’avessi incontrata al tempo le avrei detto di cantare per se stessa e per regalare parte di sé al mondo — dice Insolia —. Ho dovuto scavare in me stessa per interpreta­rla, tutto gonfiato dal fatto che mi sono ammalata di Covid e ho rischiato di perdere la parte».

La giovane oggi alterna la carriera cinematogr­afica a quella canora. Ha recitato nelle fiction Vite in Fuga con Anna Valle e L’allieva con Alessandra

Mastronard­i e domani uscirà il nuovo singolo, «L’urlo di Munch». «Voglio liberarmi da questa ideologia un po’ italiana in cui le arti sono divise, in cui non si può essere artista, cantante e attrice contempora­neamente. Oggi c’è una carenza di arte tra i miei coetanei. Ci siamo adagiati troppo, abbiamo scelto di fregarcene ma poi, quando cresceremo, ci renderemo conto che sarebbe stato meglio essere adolescent­i più responsabi­li, più colti». La voce è misurata ma sembra quasi un urlo. Come quello di Munch.

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Tecla Insolia è nata a Varese il 13 gennaio 2004
Voce Tecla Insolia è nata a Varese il 13 gennaio 2004

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